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Festival "Le Vie dei Tesori": quando la Sicilia parla con i suoi luoghi

Da settembre a novembre, un festival diffuso che apre cortili, chiese e palazzi segreti offrendo itinerari guidati, esperienze gastronomiche e attività per famiglie in città e borghi siciliani.

Dettagli evento

Festival La Via dei Tesori

Festival La Via dei Tesori

Ogni anno, per alcuni mesi, la Sicilia si trasforma in un museo a cielo aperto. Emergono cortili segreti, chiese dimenticate, giardini silenziosi, palazzi privati e scorci urbani che, nella vita di tutti i giorni, restano chiusi alla maggior parte delle persone. È questa la magia di Le Vie dei Tesori, manifestazione che invita cittadini e viaggiatori a riscoprire l’anima meno nota dell’isola.

Un festival diffuso, intreccio di città e borghi

Nata come iniziativa culturale locale, la manifestazione è cresciuta nel tempo fino a coinvolgere decine di centri fra città e borghi dell’isola. Spazia da grandi capoluoghi a piccoli centri, in un percorso che copre quasi ogni provincia siciliana. Lungo le sue edizioni vengono proposti centinaia di “tesori” visitabili, con itinerari che attraversano arte, storia, natura e società.

Le principali città coinvolte includono:

  • Palermo

  • Catania

  • Messina

  • Trapani

  • Agrigento

  • Siracusa

  • Ragusa

  • Enna

  • Caltanissetta

Oltre alle città principali, partecipano ogni anno numerosi borghi e centri minori, come:

  • Cefalù

  • Monreale

  • Marsala

  • Mazara del Vallo

  • Erice

  • Sciacca

  • Modica

  • Scicli

  • Noto

  • Castelbuono

  • Sambuca di Sicilia

  • Piazza Armerina

  • Milazzo

  • Gangi

  • Termini Imerese

  • Caltagirone

Ogni luogo offre un percorso unico, legato alle sue specificità storiche, architettoniche e culturali.

La manifestazione si svolge dal 20 settembre al 16 novembre 2025, suddivisa in weekend e distribuita tra città e borghi dell’isola. Le aperture seguono una programmazione a tappe:

  • Dal 20 settembre al 5 ottobre: si comincia con i primi comuni, tra cui Alcamo, Bagheria, Carini, Enna, Leonforte, Messina, Mazara del Vallo, Termini Imerese e Trapani.

  • Dall’11 ottobre al 26 ottobre: protagoniste Caltanissetta, Corleone, Marsala, Sciacca e Scicli.

  • Dal 18 ottobre al 2 novembre: attivazione dei percorsi a Ragusa.

  • Dal 10 ottobre al 9 novembre: è il turno di Catania.

  • Fino al 16 novembre: chiusura a Palermo, dove il festival si prolunga per un mese intero.

Cosa offre il festival

I punti di forza di Le Vie dei Tesori sono molteplici:

  • Apertura straordinaria di luoghi solitamente chiusi: chiese, cripte, cortili interni, palazzi nobiliari e spazi nascosti aprono al pubblico per visite guidate.

  • Passeggiate d’autore: itinerari narrati che attraversano quartieri, monumenti, scorci urbani, offrendo una chiave interpretativa per guardare la città con occhi diversi.

  • Esperienze tematiche: tra cielo e mare, natura e cultura, degustazioni nei luoghi d’arte, concerti, eventi teatralizzati, mostre, momenti per famiglie e laboratori per bambini.

  • Sistema di coupon: chi partecipa acquista un coupon (o “pacchetto visite”) che consente di entrare a più luoghi previsti.

  • Valorizzazione territoriale e impegno sociale: coinvolge amministrazioni comunali, enti culturali, parrocchie, associazioni e cittadini in un progetto di restituzione, fruizione e cura del patrimonio.

L’edizione attuale: novità e sorprese

Nell’ultimo ciclo, la manifestazione si estende da settembre fino a novembre, includendo più weekend e ampliando la presenza nei borghi insieme alle città più note. In questo arco temporale si possono esplorare centinaia di tesori diffusi, spazi privati e inediti che per l’occasione diventano accessibili.

Fra le novità: aperture straordinarie di edifici pubblici poco usuali (caserme, torri, sedi istituzionali), itinerari gastronomici integrati fra monumenti, visite teatralizzate, percorsi per i più piccoli e iniziative rivolte alle scuole. In alcune edizioni sono previste partenze in pullman da città principali verso luoghi periferici.

Perché partecipare

  • Perché è un’occasione rara di accedere a luoghi “segreti”.

  • Perché mette in luce il legame fra comunità e spazio.

  • Perché offre una visione profonda e articolata della Sicilia e delle sue identità.

  • Perché è un’esperienza culturale, partecipativa e accessibile a tutti.

  • Perché favorisce il turismo lento, stimola l’economia locale e promuove la “cura” del patrimonio.

Consigli utili per chi vuole vivere l’esperienza

  1. Prenota in anticipo: i coupon per le visite più richieste tendono ad esaurirsi.

  2. Consulta il programma completo: spesso ci sono percorsi coordinati per zone, orari e giorni.

  3. Scegli giornate meno affollate: nei weekend centrali la partecipazione è maggiore.

  4. Porta scarpe comode: molte visite prevedono spostamenti a piedi.

  5. Scegli i percorsi tematici: le passeggiate d’autore e gli itinerari speciali approfondiscono la lettura del luogo.