L'ordinanza
Castello Ursino, ripristinato il transito auto nell’area
A parte sabato e domenica ora è possibile passare con mezzi motorizzati ma rimane inibita la possibilità di parcheggio

Uno scorcio del Castello Ursino
Piazza Federico di Svevia e l'ordinanza “dimenticata”: da Palazzo degli Elefanti nessuno infatti si è premurato di ricordare alla città “il ripristino del solo transito, ma non della sosta, per la sera (dalle 19 all'una di notte) nei giorni feriali, con esclusione di sabato e domenica, dal 16 ottobre (giovedì scorso, ndc) al 19 maggio”. Il sindaco Enrico Trantino, dopo essere stato da noi sollecitato, ha rammentato “è la stessa ordinanza che facemmo in primavera”.
A ricordarselo, ad esserselo segnato sul calendario e averlo pubblicato in autonomia un post sui social, è stato invece Francesco Giustolisi, del ristorante “Tipico”, attività aperta nel 2007 che conta 300 coperti. Ma a poco sembra essere servito se «giovedì e venerdì scorso, da quando cioè si è ripristinato il transito c'era ancora una volta il vuoto assoluto - ha testimoniato - Sì, ci aspettavamo una comunicazione ufficiale da parte del Comune. La riapertura al transito potrebbe avere un impatto sulle presenze al Castello Ursino, ma intanto si deve comunicare bene, perché ormai è passato un anno e mezzo dalla pedonalizzazione e invece che al rilancio stiamo assistendo al degrado crescente. Non contiamo le sere con fuochi sparati in piazza senza che ci sia alcun controllo, non c'è nessun presidio e, del resto, persiste il vuoto assoluto. Il sindaco viene costantemente aggiornato da me con foto e video, sa anche che siamo noi i primi a voler vedere valorizzata la piazza. Per questo chiediamo, a vantaggio di tutte le attività, che si rimoduli ulteriormente l'ordinanza consentendo il passaggio anche di giorno. Non vogliamo che si torni indietro, quindi ai parcheggi in piazza, ma sollecitiamo che almeno si prevedano stalli per disabili, che ad oggi non ci sono. Noi vogliamo collaborare e continuiamo a crederci, resistendo finché possiamo, ma ad esempio ci chiediamo già cosa accadrà in vista del Natale».
Da giugno 2024, da quando cioè si era istituita l'area pedonale, a oggi e come era stato previsto, diverse attività sono state chiuse e messe in vendita. Basta dare un occhio ai principali motori di ricerca del settore per farsi un'idea, così come sono diversi i “marchi” storici nella ristorazione che dalla zona del Castello hanno già scelto di trovare nuove soluzioni in altre parti della città.
La posizione delle associazioni di categoria è chiara e unanime. «L'apertura al transito da parte del Comune è uno spiraglio - ha commentato Dario Pistorio, Fipe Confcommercio - a cui plaudiamo, ma quanti danni economici alle attività sono stati fatti in questi mesi? L'apertura al transito è una soluzione tampone o definitiva?». «Come Cna - ha segnalato Andrea Milazzo - avevamo segnalato fin dall'inizio le difficoltà che la chiusura totale avrebbe comportato per le attività economiche della piazza e del quartiere, la rimodulazione da parte del Comune perciò rappresenta una scelta di buon senso e va nella giusta direzione: tutela la vivibilità e allo stesso tempo consente alle imprese di continuare a lavorare, restituendo equilibrio e vitalità ad uno dei luoghi più belli e identitari della città».
«La modifica all'ordinanza - ha evidenziato Andrea Finocchiaro, Fiepet Confesercenti - che consente il transito serale dal lunedì al venerdì rappresenta un passo nella direzione che avevamo indicato già tempo fa sulla base di precisi studi. Solo oggi, e dopo mesi di evidente sofferenza, si prende atto del danno prodotto. Ci resta solo da dire: ve lo avevamo detto. Manca all'appello il monitoraggio economico nei tre mesi di chiusura della piazza, che non ha trovato adesione da parte degli operatori e che hanno preferito esprimere il proprio dissenso sui social. Comprensibile, ma poco efficace. Ci auguriamo che d'ora in poi il dialogo con le associazioni di categoria diventi prassi e non eccezione».