Il caso
Si scava nelle strade già rifatte e il traffico esplode
			Sono numerosi i cantieri avviati da 4 mesi in vari quartieri di Caltanissetta per il rifacimento dell'asfalto e della rete elettrica, è il frutto di una carente programmazione che sta mandando in tilt anche la pazienza dei cittadini
												Un cantiere stradale a Caltanissetta
Da sei mesi circa, la città è diventata un labirinto infernale di transenne, deviazioni e segnaletiche di lavori in corso che sembrano non finire più. Dalla chiusura delle scuole, a giugno scorso, sono scattati i lavori per rifare l’asfalto nelle arterie principali. Le operazioni di rifacimento del manto stradale rientrano nella realizzazione della nuova pista ciclabile di Caltanissetta, che attraversa il centro abitato per 26 chilometri. Il progetto di rigenerazione urbana, finanziato con 5 milioni di euro del «NextGenerationEU» nell’ambito del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), era stato avviato già a maggio, con l’inaugurazione dei cantieri della pista ciclo-pedonale nel Parco «Rosario Assunto», a margine di via delle Calcare.
Da luglio, invece, è iniziata la fase di scarifica e bitumatura di viale Luigi Monaco, a cui sono seguite viale della Regione, via Calabria, via Rosso di San Secondo, via Libertà, viale Trieste e le strade di maggior intensità veicolare. Uno sciamare di fresatrici che hanno rimosso il vecchio asfalto, betoniere, finitrici di bitume nuovo. E poi operai per rifinire il lavoro, tecnici e valutatori, tutti schierati sotto la calura estiva di 45 gradi (peraltro uno dei lavoratori è stato colto anche da malore). Per tutta l’estate hanno proseguito le loro mansioni, con buona tolleranza dei cittadini che si sono districati in mezzo a questo immenso cantiere.
Ma gli scavi e la posa stanno andando per le lunghe, al punto che anche il sindaco Walter Tesauro ha chiesto a E-Distribuzione «di evitare l’apertura contemporanea di più cantieri e di procedere, ove possibile, alla conclusione completa di ciascun intervento prima dell’avvio del successivo» e di ripristinare il manto stradale «a regola d’arte». Eppure sono chiaramente visibili i rattoppi sull’asfalto posato in estate. Così come stanno già sparendo, in alcune zone, le strisce pedonali e della pista ciclabile posate da poche settimane. Inoltre parecchi tombini sono sotto quota di pochi centimetri, oltre a essere rumorosissimi.
La nuova zona ciclabile, merita un piccolo inciso: le lunghe corsie che attraversano la città sono quotidianamente occupate da auto parcheggiate in doppia fila da viale Monaco a via Rosso di San Secondo, da viale Trieste a via Catania, via Turati e in tante altre arterie. Di vigili urbani, obiettivamente, se ne vedono pochissimi in giro a sanzionare chi sbaglia, a parte quelli di servizio davanti alle scuole. Così come la stessa segnaletica orizzontale non è stata ancora disegnata in zone trafficatissime come via Salvo D’Acquisto, dove i pedoni attraversano a loro rischio e pericolo.
Dunque attualmente la mobilità auspicata è diventata immobilità e pericolo per l’incolumità: è sotto gli occhi di tutti che in via Rosso di San Secondo si stanno sgretolando il cavalcavia e le due strade laterali (sotto il liceo classico e sotto le Palazzine ex Incis). Diversi lastroni di marmo travertino si sono già staccati, altri sono in bilico, mentre le inferriate sono arrugginite e alcune divelte dal muso delle auto che posteggiano sotto le scuole, con il rischio di scaraventarle sui marciapiedi sottostanti.
Quattro giorni fa, in un’intervista su «La Sicilia» l’assessore alla Viabilità Toti Petrantoni ha confermato che i lavori sulle strade proseguiranno per diverse settimane, a seguito del nuovo finanziamento di 4 milioni e 800 mila euro che l’amministrazione Tesauro ha ottenuto dalla Fua (Area funzionale urbana). Serviranno per le vie Due Fontane, Paladini, Trigona della Foresta e Ferdinando I: «Questi finanziamenti stanno dando un nuovo look alla città e stanno migliorando anche il traffico automobilistico urbano» dice l’assessore che entusiasta ricorda come Caltanissetta «partecipa ancora una volta all’Urban award 2025, il prestigioso riconoscimento nazionale dedicato ai Comuni che investono in mobilità sostenibile e innovazione urbana. Un traguardo a cui puntiamo con entusiasmo grazie ai 26 chilometri di strade urbane riqualificate con fondi Pnrr. Vogliamo fare ancora meglio del 2022, quando Caltanissetta conquistò la medaglia di bronzo grazie al progetto della ciclovia verso Enna». L’entusiasmo c’è, ma va di pari passo con il malcontento della cittadinanza che subisce da mesi i disagi causati dai “gironi” stradali.