La storia
Trapani: Isee basso, niente bonus idrico per un problema che dura anni
Acqua con il contagocce e nessun sostegno alle famiglie meno abbienti
Nella città capoluogo che gestisce in proprio il servizio idrico a beneficio di oltre 25 mila utenze, il bonus idrico per chi ha un Isee basso previsto per legge non è mai stato erogato. Una situazione paradossale che coinvolge migliaia di utenti aventi diritto, lasciati senza agevolazioni nonostante le rassicurazioni dell’amministrazione comunale. Da oltre due anni, cittadini e associazioni sollecitano l’inserimento del bonus nelle bollette, ma il beneficio resta sulla carta. Secondo quanto riferito tempo fa dal Comune, il ritardo sarebbe legato alla mancata immissione dei dati dei beneficiari nel software dedicato. Una giustificazione che, se inizialmente poteva apparire plausibile, oggi suona come un alibi. Altri gestori idrici siciliani hanno affrontato problemi simili, ma li hanno superati: a Trapani, invece, nulla è cambiato.
Il bonus idrico è uno strumento fondamentale per alleggerire il carico fiscale delle famiglie in difficoltà economica. Gli enti locali hanno il compito di promuoverlo, invitando gli utenti a presentare l’Isee tramite Inps o patronati. Ma anche questa fase è stata ignorata. Nessuna campagna informativa, nessuna guida pratica, nessun supporto concreto, mentre l’acqua arriva col contagocce. Perché Trapani non riesce a incrociare i dati come fanno le società di fornitura di energia elettrica?
«In un contesto già segnato da croniche carenze idriche – ci dice Rosario Rizzo del comitato cittadino “L’acqua è un diritto di tutti” – la mancata erogazione del bonus rappresenta un ulteriore colpo alla fiducia dei cittadini. Il tempo delle scuse è finito: servono risposte, trasparenza e soprattutto azioni. Il diritto all’acqua non può essere negato da un errore di sistema che dura da troppo tempo». Ha ben ragione l'associazione a definire “assurdo” il protrarsi di un problema che viene liquidato come “tecnico”. I cittadini si sentono traditi, soprattutto dopo l’impegno assunto dall’ex assessore Enzo Guaiana, che aveva promesso l’erogazione del bonus con la fatturazione del 2024. Siamo alla fine del 2025, e quella promessa è rimasta inevasa. Dopo le dimissioni di Guaiana, oggi consigliere comunale, la delega al servizio idrico è passata al sindaco Giacomo Tranchida. Ma il cambio di responsabilità non ha prodotto alcuna svolta. Mentre Arera riferisce che il bonus viene riconosciuto in bolletta dopo 6-7 mesi dalla data di attestazione Isee, gli utenti ora pensano a presentare un reclamo. La legge prevede che se non ricevono risposta, possono rivolgersi allo Sportello per il consumatore Energia e Ambiente.