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Agrigento, genitori adirati sul monte ore che viene ridotto: pioggia di ricorsi

Citano per il Comune sull'assistenza alla comunicazione insufficiente

Rita Baio

14 Novembre 2025, 09:22

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Sono oltre una decina i cittadini, padri e madri di ragazzi che frequentano le scuole dell’obbligo, che citano, ciascuno con separato provvedimento, in giudizio il Comune di Agrigento. Se le cause sono diverse, la motivazione è unica per tutti: i genitori sostengono che nei confronti dei loro figli «si stia perpetrando – si legge – una condotta discriminatoria». I genitori ritengono che, per consentire al minore l’esercizio pieno del proprio diritto allo studio, sia necessaria la presenza di un assistente alla comunicazione per un monte ore che, evidentemente, cambia rispetto alla destinazione del servizio. Per alcuni genitori occorrono complessivamente 25 ore settimanali, per altri le ore settimanali dovrebbero essere 10, per altri ancora 20, 22 e 15 «come previsto dal PEI (Piano Educativo Individualizzato)».

Il Comune, stante a quanto si legge sull’atto, per l’anno scolastico in corso avrebbe autorizzato un monte ore inferiore: 20 ore invece di 25, 16 al posto di 20, 15 piuttosto che 12, 8 invece di 10. I genitori, dunque, chiedono «la cessazione immediata del comportamento discriminatorio nei confronti dei loro figli minori mediante l’immediata assegnazione di un assistente all’autonomia e alla comunicazione per le ore spettanti per l’anno scolastico in corso». Al Comune non rimane altro da fare che costituirsi nel giudizio proposto dai genitori e, in tal senso, ha già dato incarico ai legali per la propria difesa. E questa non è l’unico grattacapo giudiziario per l’Amministrazione comunale. Perché, nel dicembre 2023, una donna, percorrendo via Esseneto, a causa del dissesto del manto stradale, è caduta rovinosamente riportando un grave infortunio e il 3 ottobre scorso, la donna ha citato il Comune a comparire innanzi al giudice del Tribunale di Agrigento chiedendo, presumibilmente, il risarcimento del danno che le sarebbe stato arrecato.