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Il fatto

Trapani, otto consiglieri sono in bilico, il presidente riaccende il caso

Lettera di Mazzeo per giustificare le assenze al civico consesso

19 Novembre 2025, 08:36

Trapani, otto consiglieri sono in bilico, il presidente riaccende il caso

Sembrava chiuso il capitolo sulla possibile decadenza di otto consiglieri comunali di Trapani, dopo la lunga e articolata relazione del segretario generale Giovanni Panepinto. Un documento che aveva ricostruito nel dettaglio le assenze e le presenze alle sedute consiliari, fornendo un quadro tecnico e giuridico che lasciava intendere la conclusione della vicenda. Ma il presidente del consiglio comunale Alberto Mazzeo ha deciso di riaprire il caso, imprimendo una nuova accelerazione politica.

Con una nota inviata ai consiglieri assenti alle tre sedute del 22 e 23 ottobre, dedicate al delicato caso Pala Daidone, Mazzeo ha chiesto loro di giustificare formalmente le assenze. Una richiesta che non è solo procedurale: rappresenta un passaggio politico significativo, perché rimette in discussione la linea tracciata da Panepinto e apre a nuove valutazioni. I consiglieri avranno dieci giorni di tempo per rispondere. Solo dopo, la conferenza dei capigruppo sarà chiamata a decidere se archiviare definitivamente la questione o se procedere con ulteriori atti.

La vicenda si inserisce in un contesto già teso, con il consiglio comunale impegnato su più fronti e con il caso palazzetto dello sport che ha polarizzato il dibattito cittadino. La possibilità di una decadenza di otto consiglieri rappresenterebbe un terremoto politico e istituzionale, con conseguenze pesanti sugli equilibri interni e sulla stessa tenuta dell’assemblea. Anche se chi si insedierà al loro posto fa sempre parte delle liste che continuano ad appoggiare il sindaco Giacomo Tranchida, nel mirino di Valerio Antonini, patron delle squadre di calcio e basket

La mossa di Mazzeo riporta in gioco la regolarità delle sedute, la credibilità dell’istituzione consiliare e la trasparenza nei confronti dei cittadini. Nei prossimi giorni si capirà se la conferenza dei capigruppo sceglierà la via dell’archiviazione o se, al contrario, si aprirà un nuovo capitolo di tensione politica di cui i cittadini trapanesi farebbero volentieri a meno dopo mesi di polemiche e scontri che in più occasioni hanno rischiato di degenerare in allarme sociale.