L’autoclave è ancora rotta. E i bambini rimangono a casa

Non c’è pace per gli alunni della scuola elementare Bartolomeo Tomasino. Ieri la dirigente scolastica Francesca Barberi ha dovuto mandare a casa i bambini dopo appena due ore dal suono della campanella per un guasto al motore dell’autoclave. È la terza volta in poco più di una settimana, per un totale di sei giorni di lezione persi.

Il 29 settembre l’attività didattica era stata sospesa per mancanza d’acqua nei bagni dell’istituto. Sono serviti quattro giorni per mandare una squadra di operai dell’Amap che, al suo arrivo, ha potuto constatare che non c’era alcun problema di erogazione e che invece si trattava di un guasto interno alla scuola. Le pompe di sollevamento erano bloccate, l’acqua c’era ma non poteva essere erogata. Dopo l’intervento dei tecnici gli alunni erano rientrati, salvo poi essere rimandati a casa il giorno successivo.

L’assessore all’edilizia scolastica Aristide Tamajo aveva assicurato che lunedì i bambini sarebbero tornati a scuola. Così è stato, ma la riparazione non è durata a lungo: martedì infatti il nuovo stop.

Con gli alunni a casa, i genitori hanno dovuto fare i salti mortali tra lavoro e impegni familiari: «Lunedì sono arrivati i tecnici e infatti i bagni erano utilizzabili ma evidentemente non sono riusciti a risolvere il problema – dice Miriam Lodico, mamma di un alunno della scuola – Adesso l’interrogativo è: se anche i nostri figli dovessero rientrare a scuola, i bagni saranno puliti? Non sappiamo cosa pensare, siamo basiti. Quanto tempo servirà per riparare un guasto che impedisce ai nostri bambini di frequentare la scuola dell’obbligo?»