Nuova incursione alla sede del Centro di Accoglienza Padre Nostro a meno di 24 ore dall’ultimo episodio.
A denunciarlo è il presidente della struttura, Maurizio Artale: «Non sono trascorse neanche 24 ore che alcuni malviventi, se non gli stessi, hanno nuovamente scassinato la porta di accesso alla sede del Centro di Accoglienza Padre Nostro».
Artale fa sapere di aver adottato una misura drastica per evitare ulteriori intrusioni: «Questa mattina ho dato mandato agli operai del Centro di sostituire la porta con un muro affinché non si ripeta più quanto successo in queste ultime 48 ore».
Quindi l’appello alle Istituzioni e alle forze dell’ordine: «Ma una riflessione seria e approfondita credo debba essere fatta dalle Istituzioni e dalle forze dell’ordine. Necessita che si moltiplichino, esponenzialmente, le azioni di controllo e repressione allo Zen, per affermare un principio che per il centro e per i tanti cittadini onesti è e continua ad essere una pietra miliare: i territori sono governati dallo Stato in tutte le sue declinazioni. Non può e non deve passare il messaggio che persone malavitose di basso cabotaggio mettano in scacco lo Stato Italiano».
Il presidente sottolinea anche i danni subiti: «Oltre al costo economico, tra ieri ed oggi il Centro ha speso più di 2.000 euro, vi è un costo umano che è quello di sentirsi soli e di demoralizzarsi davanti a questi atti di delinquenza ripetuti».
Sull’accaduto indagano i carabinieri.