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Nel Messinese

Presunte estorsioni per accaparrarsi terreni a Tortorici: arrestati padre e due figli

I tre ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Sequestrati anche 500 grammi di cocaina

Redazione La Sicilia

11 Ottobre 2025, 11:29

Presunte estorsioni per accaparrarsi terreni a Tortorici: arrestati padre e due figli

All’alba di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Sant’Agata di Militello hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico, nei confronti di tre persone — padre e due figli di 64, 39 e 34 anni — tutti con precedenti e residenti a Tortorici. Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Patti, su richiesta della Procura della Repubblica, e riguarda ipotesi di tentata estorsione e detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, contestate in concorso e riferite al periodo compreso tra novembre 2024 e febbraio 2025. L’inchiesta, condotta dalla Sezione Operativa della Compagnia di Sant’Agata di Militello e dalla Stazione di Tortorici sotto il coordinamento della Procura di Patti, diretta dal procuratore dott. Angelo Vittorio Cavallo, è scaturita da una denuncia presentata nel novembre 2024 da due proprietari terrieri di Tortorici.

Le persone offese hanno riferito di ripetute minacce, oltre che di aggressioni verbali e fisiche, da parte degli indagati, che avevano da poco acquistato un fondo confinante. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, le condotte intimidatorie miravano a ottenere, senza alcun titolo legittimo, la cessione gratuita di porzioni di terreno per ampliare una strada vicinale a uso pubblico presente da quasi un secolo. Attività tecniche, servizi di osservazione, acquisizioni documentali e testimonianze hanno fornito molteplici riscontri alle dichiarazioni delle vittime, che, a causa delle pressioni subite e temendo ulteriori ritorsioni, avrebbero finito per allontanarsi dalle proprie terre. Nel corso degli approfondimenti è emerso, inoltre, che i due figli — già noti alle forze dell’ordine per precedenti specifici — sarebbero coinvolti anche in traffici di droga.

A febbraio 2025 i militari hanno documentato un loro spostamento nella provincia di Catania, dove avrebbero acquistato un ingente quantitativo di stupefacente. Grazie a un dispositivo di controllo mirato, l’auto dei sospettati è stata intercettata e fermata dopo un breve inseguimento, durante il quale uno dei fratelli ha tentato di eludere l’alt. La perquisizione del veicolo ha consentito di rinvenire e sequestrare circa 500 grammi di cocaina e 7 grammi di marijuana, presumibilmente destinati allo spaccio nell’area dei Nebrodi. Il 39enne è stato arrestato in flagranza e, dopo la convalida, posto ai domiciliari; il fratello 34enne è stato colpito oggi dalla medesima misura cautelare. I gravi indizi raccolti dai Carabinieri sono stati ritenuti sussistenti dal G.I.P. del Tribunale di Patti, che ha firmato l’ordinanza eseguita nei confronti dei tre indagati. Si ricorda che, in ossequio al principio di presunzione di innocenza, le persone sottoposte a indagine devono considerarsi non colpevoli fino a sentenza definitiva.

Il procedimento proseguirà nel contraddittorio tra le parti davanti a un giudice terzo e imparziale e potrà concludersi anche con l’assoluzione da ogni addebito. L’operazione di oggi rientra nella costante azione di vigilanza del territorio e di contrasto all’illegalità diffusa portata avanti dai militari dell’Arma di Sant’Agata di Militello, con l’obiettivo di tutelare la sicurezza dei cittadini, la proprietà privata e il rispetto della legalità nelle aree rurali dei Nebrodi, dove il presidio dell’Arma resta un riferimento fondamentale per la comunità.