Le sentenze
Processo "spaccaossa", a Palermo sei condanne e un'assoluzione per i finti incidenti stradali
Era l'ultimo procedimento in primo grado sulla maxitruffa alle assicurazioni

Si chiude a Palermo l’ultimo processo ancora pendente in primo grado sulla maxitruffa organizzata dai cosiddetti “spaccaossa”, un’organizzazione che simulava incidenti stradali con feriti veri per truffare le assicurazioni. Le vittime venivano reclutate dietro modesti compensi e si sottoponevano alla frattura degli arti praticata con pesi da palestra e mattoni di tufo, mentre in strada s’inscenava un incidente. Sulla vicenda fu realizzato un film. Il processo era nato dalle inchieste “Tantalo” e “Tantalo bis” del 2018.
I giudici della quinta sezione del tribunale di Palermo, presidente Salvatore Flaccovio, hanno condannato — come scrivono alcune testate locali online: Benedetto Mattina: 7 anni e 5 mesi; Michele Caltabellotta: 6 anni e 10 mesi; Alessandro Santoro: 6 anni e 8 mesi; Natale Santoro: 6 anni e 6 mesi; Orazio Falliti: 6 anni e 1 mese; Giuseppe Di Maio, detto “Fasulina”: 5 anni e 11 mesi.
Assolto, perché il fatto non sussiste, un settimo imputato, Vincenzo Peduzzo, difeso dall’avvocato Vincenzo Giambruno, per il quale la Procura aveva invece chiesto una condanna a 6 anni e 8 mesi. I giudici hanno nel complesso accolto le richieste del sostituto procuratore Daniele Sansone. Sono decine le persone già condannate in via definitiva.