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Jail to Job: dal carcere al lavoro, nuovi ponti verso il reinserimento

Accordo con Ance Palermo e oltre 110 aziende per formazione, tirocini e assunzioni

Redazione Palermo

16 Ottobre 2025, 15:42

Jail to Job

Dal carcere al lavoro

Jail to Job: ponte tra carcere e lavoro

Il progetto Jail to Job della Cooperativa Sociale Rigenerazioni Onlus, sostenuto dalla Fondazione San Zeno, continua a crescere e a costruire ponti tra il mondo del carcere e quello del lavoro. Nato nel giugno 2024, il progetto ha già prodotto risultati concreti in Sicilia e Campania, confermandosi come un modello innovativo di inclusione sociale e occupazionale.

Nuovo accordo con Ance Palermo

È stato recentemente siglato un nuovo accordo con Ance Palermo (Associazione Costruttori Edili), che porterà all’apertura di nuove opportunità di formazione e inserimento lavorativo nel settore delle costruzioni, un ambito che può offrire reali prospettive di reintegrazione per chi, dopo un periodo di detenzione, desidera ripartire con un lavoro dignitoso.

“Questo progetto tiene conto di questioni importanti come la responsabilità sociale di impresa – dice il presidente di Ance Palermo Giuseppe Puccio – e siamo lieti di potere dare il nostro contributo ad un percorso di riabilitazione e reinserimento di chi ha pagato il proprio debito con la giustizia e vuole rifarsi una vita. Da tempo, inoltre, sottolineiamo quanto sia difficile trovare manodopera nel nostro comparto e l’accordo sottoscritto con la Cooperativa sociale Rigenerazioni Onlus, ci darà la possibilità di andare incontro alle esigenze di tutte quelle imprese che cercano operai edili, già formati o da formare, che non è facile reperire sul mercato e dei quali c’è carenza”.

Partnership e rete

Jail to Job è un’iniziativa della Cooperativa Rigenerazioni Onlus, realizzata in partenariato con le cooperative L’Arcolaio e Lazzarelle, e in collaborazione con una vasta rete istituzionale che comprende diversi istituti penitenziari di Sicilia e Campania, tra cui la C.C. Pagliarelli Lo Russo, la C.R. Ucciardone Di Bona, la C.C. di Secondigliano, la C.C. Cavadonna di Siracusa, la C.R. Noto, la C.R. Augusta, oltre ai Provveditorati Regionali dell’Amministrazione Penitenziaria e agli UEPE di Palermo, Siracusa e Napoli.

Obiettivo

L’obiettivo è creare un modello di politiche attive del lavoro dedicato al mondo carcerario, capace di mettere in dialogo il sistema penitenziario, quello imprenditoriale e il tessuto comunitario. Un percorso che parte dai bisogni individuali delle persone detenute per arrivare a generare un impatto positivo sull’intero contesto sociale.

Risultati del primo anno

Palermo

Sono state profilate 62 persone detenute o in esecuzione penale esterna e realizzati 62 matching con aziende del territorio: 12 persone sono già state assunte e 8 hanno intrapreso tirocini di inclusione sociale. Collaborazione attiva con Confesercenti Palermo e Lega Coop Sicilia.

Siracusa

54 persone profilate e 151 incontri tra beneficiari e imprese, anche grazie al Jail Career Day di aprile; avviati 11 tirocini di inclusione. Siglato un accordo con il Polo Universitario Penitenziario dell’Università di Catania per creare continuità tra formazione accademica e opportunità lavorative. Supporto di Confesercenti, CNA, Confcooperative e Lega Coop Siracusa.

Napoli

Azione concentrata sul lavoro con le donne detenute o in misura alternativa: 54 beneficiarie profilate, 40 matching con imprese e 6 tirocini di inclusione sociale, di cui uno già trasformato in contratto di lavoro. La collaborazione con la cooperativa Lazzarelle – che ha visto crescere l’attività di cleaning anche grazie all’accordo con Wonderful Italy – è un esempio virtuoso di inclusione come motore di sviluppo.

Bilancio complessivo e sviluppi

Nella prima annualità, attivati 26 tirocini di inclusione sociale, alcuni dei quali già sfociati in 17 assunzioni stabili. Coinvolte oltre 110 aziende, decine di incontri di mentoring, il Jail Career Day di Siracusa e il Social Fest di Napoli, in collaborazione con istituzioni, Terzo Settore e associazioni di categoria. Nella seconda annualità si registra il rilancio del Consiglio di Aiuto sociale del Tribunale di Palermo (con ruolo operativo di Rigenerazioni) e la delibera di un Protocollo tra Rigenerazioni, l’Assessorato alle Attività Produttive e l’Assessorato alle Attività Sociali del Comune di Palermo, base per percorsi strutturati rivolti a persone afferenti al sistema penitenziario.

Dichiarazione della coordinatrice

Jail to Job continua con grande slancio ed operatività a definire processi virtuosi di inclusione socio-lavorativa di persone in esecuzione di pena – dice Nadia Lodato, coordinatrice del progetto Jail to Job –. Trovare aziende sensibili e capaci di andare oltre il pregiudizio è complesso e trovare in questo ulteriore passaggio l’adesione di realtà importanti come Ance Palermo ci dà la forza di intervenire con grande impatto e fiducia su un settore importante del sistema imprenditoriale. Certi che sia fondamentale creare una sinergia tra sistema penitenziario e le imprese per favorire il benessere di tutta la comunità, il supporto alle associazioni di categoria è fondamentale”.