IMMIGRAZIONE
Barcone carico di migranti soccorso al largo di Lampedusa, sul molo Favarolo arrivano due morti e 14 in gravi condizioni
Il natante è stato raggiunto da motovedette della Guardia di finanza e Guardia costiera a 16 miglia dall’isola. Sul posto anche l’elicottero Sar della Marina militare

Ancora un tragico naufragio nel Canale di Sicilia. Due cadaveri e almeno quattordici migranti in gravi condizioni sono da poco giunti a Lampedusa sul molo Favarolo. Per tre di loro è stato necessario procedere all’intubazione. Per trasferirli in strutture sanitarie più attrezzate, sono in arrivo due elicotteri a supporto, uno da Palermo e uno da Pantelleria, che si aggiungeranno a quello già presente a Lampedusa.
Sbarcati su molo Favarolo come detto anche due cadaveri. I 14 erano su un barcone che trasportava 85 persone, segnalato dall’elicottero HeloLux e soccorso da motovedette della Guardia di Finanza e Guardia Costiera a 16 miglia dall’isola.
Inizialmente erano 14 migranti in precarie condizioni di salute, con una crisi respiratoria, ma il numero è già aumentato: gli intossicati sono 23. Questo a causa dell’inalazione di idrocarburi che ha ucciso i due uomini che viaggiavano nel sottocoperta dell’imbarcazione, alla deriva a 16 miglia da Lampedusa. I due cadaveri stanno per essere portati alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana. I migranti arrivati nell’isola sono originari di Pakistan, Eritrea e Somalia. Tra loro anche una donna e cinque minori.
Sta intervenendo anche l’elicottero Sar della Marina militare a Lampedusa. Per velocizzare il trasferimento dei migranti in crisi respiratoria. Il numero degli intubati è aumentato rispetto agli iniziali 14 ed è stato richiesto l’intervento dell’elicottero della Marina militare che, assieme agli elisoccorsi di Lampedusa, Palermo e Pantelleria, continuerà a trasferire in strutture adeguate le persone bisognose di cure.
Cinque migranti in grave crisi respiratoria sono stati intubati e già trasportati in rianimazione negli ospedali di Palermo, Agrigento, Sciacca e Trapani. Per 23 è stato necessarie iniettare l’antidoto, il blu di metilene, in grado di contrastare l’intossicazione da idrocarburi che ha provocato la crisi respiratoria. Alcune fiale erano al poliambulatorio di Lampedusa, altre sono state portate in elicottero dall’ospedale Civico di Palermo. A coordinare il trasferimento da Lampedusa è la centrale operativa del 118 di Palermo.