Le indagini
L'incidente sul lavoro a bordo della nave cargo: procura ha avanzato richiesta di incidente probatorio
A marzo dello scorso anno il marinaio Enzo Gioia morì schiacciato da una grossa catena mentre si stavano caricando i container

Un incidente probatorio per definire l’esatta dinamica dell’incidente sul lavoro costato la vita al marinaio napoletano Vincenzo Giova, 52 anni, avvenuto il 3 marzo scorso al porto di Catania mentre operava a bordo della nave cargo Ravenna della flotta Grimaldi. La richiesta della pm Lina Trovato, che sta coordinando le indagini, nasce dall’esigenza di poter cristallizzare le fasi della drammatica sequenza che ha portato al decesso dell’operaio, che stava ultimando delle operazioni di carico e scarico assieme ad altri colleghi. Ora sarà la gip a decidere se l’incidente probatorio sia un atto necessario in questa fase delle indagini. L’inchiesta vede - ma per atto dovuto - iscritti nel registro degli indagati 11 persone, fra cui un manovratore e membri dell’equipaggio dell’imbarcazione mercantile.
Riavvolgiamo il nastro. Enzo Giova, napoletano ed esperto marinaio, è morto schiacciato da una catena mentre si stavano ultimando le operazioni di carico dei container sul ponte 4 della nave.
Degli accertamenti documentali e tecnico-investigativi si stanno occupando gli investigatori della polizia di frontiera, che già nell’imminenza dei fatti avevano sentito in veste di indagato il manovratore, un catanese di 55 anni. Poi il ventaglio si è allargato a tutti i membri dell’equipaggio. La nave, che era ormeggiata nella nuova darsena dello scalo portuale, fu posta sotto sequestro al fine di poter svolgere i rilievi che sono stati curati dalla polizia scientifica. L’incidente probatorio permetterebbe ai consulenti tecnici di tornare a bordo della nave cargo e ricostruire le fasi del tragico incidente. Nelle mani della Procura anche la relazione del medico legale del Policlinico che si è occupato di eseguire l’esame autoptico sul corpo del marinaio.o