Sanità
Aveva rifiutato l'accanimento terapeutico, donati a cuore fermo gli organi di una donna in coma
Prelevati fegato, reni e cornee. Intervento compiuto da equipe del Policlinico di Palermo e dell'Ismett
Policlinico Palermo
Primo prelievo multiorgano a cuore fermo al reparto di Terapia intensiva post operatoria – Neurorianimazione del Policlinico di Palermo
La donatrice, ricoverata da due settimane a causa di una grave emorragia cerebrale, in vita aveva espresso la volontà di donare gli organi e di rifiutare ogni accanimento terapeutico. Scelta confermata ai medici dalla figlia della donna.
“La donazione è stata l’esperienza più emozionante e consolatoria che mi potesse capitare in un momento di dolore così immenso - ha detto la figlia - Nel rispetto del volere di mia madre, sono grata a lei per avermene dato la possibilità. Sono, inoltre, estremamente grata a tutti gli ‘angeli’ del reparto di terapia intensiva del Policlinico di Palermo e dell’Ismett che con rispetto, amore e dedizione, hanno consentito tutto questo. Un pensiero va in particolare al dottore Filippo Vitale che più di tutti ha accompagnato la mia famiglia in questo percorso. Grazie a tutti loro”.
Dopo un attento e prolungato follow up clinico e radiologico della paziente, la valutazione dell’équipe multidisciplinare ha permesso di accertare l’irreversibilità del coma e la mancanza di prospettive di recupero neurologico. È stato così avviato il percorso di donazione a cuore fermo (DCD).
“Si tratta di una procedura altamente complessa - spiega il professore Santi Maurizio Raineri - che consente la donazione degli organi dopo la cessazione definitiva dell’attività cardiocircolatoria, in condizioni di assoluto rispetto etico, clinico e legale. Prevede un’attenta pianificazione dei tempi e dei protocolli: la sospensione graduale dei supporti vitali in un contesto di accompagnamento palliativo, la constatazione del decesso secondo criteri cardio-circolatori e, successivamente, il prelievo controllato degli organi vitali destinati al trapianto”.
Il prelievo degli organi idonei - fegato, reni e cornee - è stato effettuato da un’équipe dell’Ismett.
“Oggi segniamo una tappa fondamentale nel percorso dell’Azienda ospedaliera universitaria - ha commentato la direttrice generale del Policlinico Maria Grazia Furnari - Esprimo un sentito ringraziamento alla famiglia della donatrice che ha dimostrato un altruismo straordinario offrendo una speranza di vita a molte persone in attesa di trapianto. Siamo anche consapevoli che la sensibilizzazione e l’educazione sulla donazione di organi sono elementi chiave per aumentare il numero di donatori. Pertanto, ci impegniamo a proseguire nel nostro sforzo di informare e coinvolgere la comunità sull’importanza della donazione. Ringrazio anche i nostri medici e tutto il personale sanitario per l’impegno, la professionalità e lo spirito di squadra”.