Il dramma
Vedova con 600 euro al mese di pensione dorme in auto con il cane, la storia di Antonina Balsamo
Sfrattata e con 614 euro al mese, vive in auto davanti al pronto soccorso con la sua cagnolina: rete di volontari, Comune e associazioni si mobilitano per una soluzione abitativa che accolga anche Molly.
												Antonina Balsamo
Da quasi due mesi Antonina Balsamo, 63 anni, vedova da quattro, vive nella propria auto parcheggiata davanti al pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo. Sfrattata dall’abitazione di via Polito, in zona via Perpignano, non ha potuto accedere ai dormitori comunali perché rifiutano l’ingresso del suo cane, Molly, a cui è legatissima.
«Percepisco la pensione di reversibilità di mio marito, ma con 614 euro non riesco più a pagare l’affitto di 480» racconta. «Con la miseria che mi danno o pago casa, condominio e utenze, oppure mangio».
Il volto stanco, un velo di rossetto a rischiararlo, la donna descrive una quotidianità al limite: «È da due mesi che utilizzo i bagni dell’ospedale e del bar Wisser per lavarmi. A stento mi sciacquo i capelli con le mani. Una situazione insostenibile. Tutti i dormitori, della Noce, di corso dei Mille o quello vicino a via Garibaldi, tramite l’assistente sociale della quinta circoscrizione, mi hanno detto che non potevano ospitarmi perché ho un cane».
Molly, 4 anni, è stata adottata al canile di Carini dopo la scomparsa del marito. «Si chiama Molly Balsamo, le ho dato il mio cognome ed è regolarmente microchippata. Per me è una figlia».
Senza figli né parenti in grado di sostenerla, Balsamo ha tentato di rientrare nel mercato del lavoro, ma senza esito. «In una casa di riposo mi hanno proposto 500 euro per 12 ore, senza giorno libero. Alla mia età non me la sento di sollevare anziani di novanta chili dal letto. Ho cercato anche pulizie, ma lavoro non ce n’è».
Al suo fianco c’è Toni Pellicane, attivista dell’associazione Asida 12 luglio, da anni vicino ai senza dimora: «Fino a quando c’era il marito, la signora Balsamo non ha avuto problemi di alcun tipo. Potevano andare in pizzeria e concedersi qualche viaggio. Tutto è finito dopo la vedovanza».
Pellicane riferisce di essere stato contattato dalla collaboratrice dell’assessore all’Emergenza abitativa, Fabrizio Ferrandelli: «Mi ha appena detto di aver trovato un dormitorio fino a lunedì. Poi si vedrà».
Un appello via social è arrivato anche dal deputato regionale Ismaele La Vardera: «C’è stata una grande gara di solidarietà, abbiamo trovato già una sistemazione per la signora. In attesa che ora si muova il Comune e l’assessore per una soluzione più stabile. L’accompagneremo in una comunità alloggio per anziani a Cinisi».
Il proprietario della struttura, Toni Mancino, conferma la disponibilità: «Siamo disposti a ospitarla gratuitamente nella nostra struttura, del tutto gratuitamente. Può posteggiare la sua macchina e troveremo il modo per sistemare il cane. Pranzerà lì e avrà la possibilità di lavarsi. Nel frattempo, la metterò in contatto con la nostra assistente sociale».
Sulla vicenda interviene anche l’assessorato comunale alle Politiche sociali, che precisa: «Il Comune di Palermo ha fatto la sua parte». In una nota si legge: «La signora è stata seguita dal Servizio sociale di comunità della V Circoscrizione e dal Punto snodo casa, Agenzia per l’inclusione, con contributo specifico per l’affitto, destinato a soggetti in particolari condizioni di fragilità. La misura, normalmente rinnovata, in questo caso non è stata nuovamente accettata dal locatore alla fine dello scorso settembre».
Palazzo delle Aquile esprime inoltre «soddisfazione per come la macchina della solidarietà si sia messa in moto, riuscendo a trovare una nuova abitazione per la signora in un comune limitrofo», e ribadisce l’obiettivo di «continuare nel percorso che porterà all’accoglienza dei soggetti fragili accompagnati dal proprio cane».