Nel Messinese
Omicidio di Capizzi, la presidente Meloni: «Delitto assurdo, la giustizia sia rapida e severa». Per Di Dio forse fatale proiettile al collo
Accertamenti in corso sull'arma usata per sparare e sui bossoli. Al vaglio degli investigatori le immagini di videosorveglianza. La premier parla di «orrore»
												La presidente del Consiglio Giorgia Meloni
«Un delitto assurdo e spietato. Giuseppe, 16 anni, ucciso per errore davanti a un bar nel Messinese. Dolore e rabbia per una vita innocente strappata alla sua famiglia». Lo afferma su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. «Mi auguro - aggiunge - che la giustizia sia rapida e severa verso i responsabili di questo orrore. Il mio sentito cordoglio alla famiglia e alla comunità sconvolta da questa tragedia».
È arrivato alle 18,33 il post di Meloni su quanto accaduto a Capizzi, nel Messinese, nella tarda serata di ieri. A essere rimasto ucciso davanti a un bar di via Roma è Giuseppe Di Dio, un ragazzo di 16 anni che sarebbe stato ammazzato per errore. Secondo i primi accertamenti, il proiettile lo ha raggiunto al collo e gli è stato fatale.
Per l'assassinio sono stati fermati tre uomini: Antonio Frasconà Filaro, 48 anni; Giacomo, di 20 anni; e Mario, 18 anni. Sono accusati di omicidio, tentativo di omicidio, detenzione abusiva di armi, detenzione di arma da fuoco clandestina, lesioni personali e ricettazione. A sparare sarebbe stato Giacomo, già noto alle forze dell’ordine.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Mistretta, Giacomo sarebbe sceso dall’auto e avrebbe esploso diversi colpi di pistola; il padre e il fratello per gli investigatori sono «responsabili di aver accompagnato il congiunto sul luogo del delitto al momento della sparatoria». I carabinieri hanno recuperato e sequestrato l’arma del delitto, una pistola con matricola abrasa e stanno acquisendo i filmati delle telecamere, stanno ascoltando i testimoni e stanno analizzando i bossoli ritrovati per chiarire la dinamica e il movente.