Il fatto
Fiera dei Morti e Tattoo Convention: Catania è rimasta ostaggio del traffico
Nel weekend della Fiera dei Morti e della Tattoo Convention, la città è andata in crisi: strade congestionate, navette sovraccariche e passeggeri rimasti a terra all’aeroporto di Fontanarossa
									
Un fine settimana da incubo per centinaia di residenti e visitatori, intrappolati in una paralisi della circolazione provocata dalla concomitanza tra la Fiera dei Morti e la Tattoo Convention al Palaghiaccio. Due appuntamenti molto attesi che, tuttavia, hanno messo in seria difficoltà la viabilità del capoluogo etneo, con ripercussioni pesanti per chi doveva raggiungere l’aeroporto.
Sin dalle prime ore del mattino, le arterie che collegano il centro urbano a Fontanarossa si sono trasformate in un interminabile serpentone di auto ferme, clacson incessanti e volti esasperati. Viale Kennedy, via San Giuseppe La Rena, l’Asse dei Servizi: tutte bloccate. Nessuna via d’uscita, nessun percorso alternativo.
Numerosi cittadini diretti allo scalo hanno riferito di aver perso il volo, chi per ragioni di lavoro, chi per il rientro dopo il ponte di Ognissanti. “Avevo il volo alle 10:30, sono partito da casa alle 8:00, ma sono rimasto bloccato per più di un’ora in via Fontanarossa. Alla fine ho dovuto rinunciare”, racconta Serena, giovane professionista in partenza per Milano. Come lei, decine di passeggeri hanno trovato i gate già chiusi, senza possibilità di recupero.
Le navette Amt, sebbene potenziate per l’occasione, non sono riuscite ad assorbire l’afflusso. I taxi, presi d’assalto, hanno impiegato tempi lunghissimi per coprire pochi chilometri. E chi ha tentato di arrivare a piedi, trascinando i bagagli lungo strade sature di veicoli, si è scontrato con marciapiedi impraticabili e attraversamenti pericolosi.
La protesta è montata anche sui social, dove in molti hanno chiamato in causa l’amministrazione comunale: “Non si possono organizzare due eventi così grandi nello stesso weekend senza un piano traffico adeguato”, scrive un utente su X. “Catania non è in grado di reggere questi flussi. E chi paga? Noi cittadini”.
La Fiera dei Morti, con oltre 150 stand, e la Tattoo Convention, che ha richiamato artisti da tutta Europa, hanno portato in città migliaia di persone. Ma la festa, per tanti, si è trasformata in frustrazione e immobilità.