Lavori pubblici
Giarre, chiesa del Convento finalmente il cantiere
Dopo quasi 60 anni un ponteggio “annuncia” il via al restyling
In molti hanno gridato al miracolo. Dopo quasi 60 anni un ponteggio per i lavori di ristrutturazione della settecentesca chiesa del Convento di via Lisi. La chiesa, nel corso dei decenni, è stata purtroppo depredata e vandalizzata a più riprese, fino alla chiusura al culto, nel 1967.
Il 5 settembre scorso, alla presenza dell’Amministrazione e dei funzionari della Soprintendenza sono stati formalmente consegnati i lavori, dopo l’aggiudicazione dell’appalto. Tuttavia si era temuto il peggio sulle sorti dell’edificio sacro per via del noto primato giarrese di capitale delle incompiute.
Trascorsi due mesi dalla cerimonia di consegna dei lavori non si era visto nessuno. Da lunedì scorso, però, la svolta tanto attesa con l’apprestamento del cantiere così come aveva anticipato il direttore dei lavori, arch. Giuseppe Marano, funzionario della Soprintendenza. L’impresa è impegnata ad allestire il complesso ponteggio sui due prospetti dell’antica chiesa di via Lisi. Il direttore dei lavori, arch. Marano, conferma che, ultimato l’allestimento del ponteggio, si procederà al controllo del manufatto con particolare attenzione sulla copertura interessata da gravi infiltrazioni di acqua in larga parte da imputare anche alla mancata rimozione di una quantità smisurata di sabbia vulcanica accumulatasi sul tetto e provocando criticità idrauliche di rilievo. Eliminate le infiltrazioni, con la messa in sicurezza della copertura della chiesa, saranno consolidati i prospetti esterni, verificando lo stato dell’arte, nell’intendimento di salvaguardarli. Quindi si procederà, nel pieno rispetto del piano progettuale, alla staticità delle strutture murarie portanti, le finiture e il restauro degli elementi architettonici storici. Purtroppo, come conferma lo stesso direttore dei lavori, in questa fase non sono stati previsti fondi per la ristrutturazione della volta e delle antiche cripte. Il finanziamento assegnato dal Fondo edifici di culto (Fec) del ministero dell’Interno - che ha destinato la somma di 1 milione e 100mila euro - risulta essere inadeguato per restituire compiutamente la chiesa. Si renderà quindi necessario un intervento economico aggiuntivo.