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Guerra dei tributi

Dirigenti «salvati» dall'azione disciplinare: la bufera arriva al responsabile trasparenza

Le presunte esenzioni per almeno sette persone: i dipendenti in protesta

Salvatore Ferro

20 Novembre 2025, 16:32

16:46

Raimondo Liotta

Il segretario generale del comune di Palermo Raimondo Liotta, responsabile trasparenza e anticorruzione

Almeno altri sette dirigenti comunali, dei quali tre di nomina fiduciaria, oltre alla dirigente del contenzioso tributario Marilena Sireci, sarebbero stati “salvati” dall’azione disciplinare, obbligatoria per legge e per contratto, e ormai decaduta per tutti: emerge un’altra spigolatura pesante, che danza, con il conseguente accertamento di possibili responsabilità amministrative, accanto alla linea della difesa di Maria Mandalà e Fabrizio La Malfa, rispettivamente capo area del servizio Tributi e responsabile del servizio Tari.

Tesi che avrebbe come corollario un presunto uso strumentale dell’azione disciplinare e che pesa sulla decisione del direttore generale Eugenio Ceglia di sottoporre entrambi i dirigenti a procedimento disciplinare, in seguito ai contrasti sui criteri di progressione verticale, considerati pregiudizievoli per i propri avanzamenti di carriera da parte di 91 impiegati dei Tributi, molti dei quali dediti a mansioni superiori da anni. I dipendenti hanno contestato duramente, dichiarando di volersi astenersi dalle istruttorie, attenendosi solo alle pure mansioni contrattuali.

La mancata attivazione della procedura disciplinare nei confronti di una soltanto fra i tre dirigenti che firmarono il 19 settembre, non si spiegherebbe, in considerazione del fatto che l’avvocato Sireci, pure lei di nomina fiduciaria, avrebbe condiviso le medesime preoccupazioni assumendosi la medesima responsabilità.

Ora la patata bollente vola nelle mani del segretario generale Raimondo Liotta nella qualità di responsabile trasparenza e anticorruzione, sul quale incombe l’obbligo di segnalazione all’Anac e all’Ispettorato Funzione pubblica del Ministero. Funziona come un setaccio, l’attività del segretario generale in quelle vesti, con la puntuale richiesta periodica delle relazioni quadrimestrali a tutte le aree, che restituiscano la fotografia della situazione disciplinare dentro l’intera macchina comunale.