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Le intimidazioni

A Sferracavallo l'incubo racket, la mafia e i giochi di potere. «C'è un clima che non si respirava da tempo»

L’ombra dei Lo Piccolo e di nuovi personaggi emergenti: il figlio più piccolo è libero da luglio e avrebbe preso il posto in cima al mandamento di Tommaso Natale

Luigi Ansaloni

26 Novembre 2025, 06:30

07:12

Sferracavallo, incubo racket la mafia e i giochi di potere

«In città c’è un clima che non si respirava da tanto tempo e speravamo fosse passato per sempre. Evidentemente non è così». Una considerazione amara, quella che fa il deputato regionale di Forza Italia Marco Intravaia, componente della Commissione Regionale Antimafia, al’indomani delle intimidazioni a Sferracavallo e Isola delle Femmine. Un messaggio chiaro: nella zona sta succedendo qualcosa. Più lampante di così, una firma per sottolineare come non si tratti certo di coincidenze o di casi isolati.

Nelle bottiglie di benzina trovate dai titolari di cinque esercizi commerciali davanti ai propri locali nel lungomare di Sferracavallo, era attaccato un biglietto con scritto 5 mila euro. Una richiesta di pizzo sotto le feste di Natale arrivata in modo esplicito senza intermediari. La polizia ha raccolto le denunce dei commercianti vittime delle minacce: bar del Golfo, trattoria Temptation, ristoranti il Gracale e il Delfino, e tabacchi. Gli esperti della scientifica hanno effettuato i rilievi e acquisito i filmati dei sistemi di videosorveglianza. Le immagini mostrerebbero alcuni giovani scendere da un’auto con il volto coperto da cappucci e sacchetti con bottiglie di benzina, poi lasciate davanti ai negozi. Tutto sarebbe avvenuto verso l’una di notte. Gli investigatori stanno verificando collegamenti tra questo episodio e l’incendio avvenuto sempre nel rimessaggio di Isola delle Femmine, a pochissimi chilometri, con undici imbarcazioni danneggiate.

Chiaro il messaggio, certo, ma da parte di chi? Torna in auge il nome dei Lo Piccolo, con il figlio più piccolo, Calogero, libero da luglio, che avrebbe preso il posto del padre Salvatore e fratello Sandro in cima al mandamento di Tommaso Natale. Non è escluso, però, anche un vuoto di potere, con le nuove leve che piano piano starebbero emergendo per colmarlo, quel vuoto. Pochi dubbi, però, che si tratti di un segnale di Cosa Nostra, tornata a farsi sentire a chiare lettere. «Sono certo che il sindaco Lagalla, almeno questa volta, si presenterà nella borgata di Sferracavallo, dopo quello che è successo. Fossi in lui, mi farei qualche domanda se in questi ultimi anni la nostra città è preda della malavita, di aggressioni continue in centro e intimidazioni. Noi andremo e non saremo soli», dice il deputato regionale e leader di Controcorrente Ismaele La Vardera.