Infrastrutture
Sindaci della riviera jonica tutti d’accordo: «Vecchio tracciato da dismettere»
Lavori per il raddoppio ferroviario, entro l’11 sarà redatto un documento unitario
La riunione urgente convocata da Cateno De Luca ha riportato al centro del dibattito il futuro della linea ferroviaria storica nel tratto Giampilieri-Fiumefreddo. Il vertice, ospitato dal Comune di Scaletta, ha riunito i sindaci della riviera, tra cui Gianfranco Moschella e Daniele Laudini (primo cittadino di Itala), insieme ai tecnici Salvo Puccio e Massimo Brocato.
Un incontro necessario dopo la delibera regionale che ipotizza il mantenimento del vecchio tracciato sino a Giampilieri, scelta giudicata insostenibile dai territori più penalizzati. De Luca ha ricostruito la complessa vicenda amministrativa che ha portato alla delibera della Giunta regionale, ricordando di avere revocato una delibera del Consiglio comunale di Taormina che, a suo dire, introduceva interventi invasivi senza risolvere la presenza del binario: «Mi sono trovato davanti un progetto che non andava e il mio primo atto è stato cancellarlo». Poi ha spiegato di aver insistito per riaprire il confronto istituzionale anche quando il progetto risultava già approvato: «Quando un appalto è assegnato nessuno ti dice che puoi rimettere mano alle scelte, ma io non mi sono arreso». Il nodo più critico sarebbe stata l’assenza di una posizione unitaria dei Comuni. Nel vertice del 24 marzo a S. Teresa, infatti - sostiene De Luca - non sarebbe emersa una linea comune sulla dismissione del vecchio binario: «Scaletta e Itala - ricorda De Luca - non vogliono mantenerlo, altri propongono alternative, S. Alessio è contraria. L’ipotesi di un’unica posizione è saltata in 15 minuti». Una frattura che avrebbe pesato sui tavoli tecnici con Rfi: «Non avendo un mandato condiviso - chiosa De Luca - mi sono presentato solo per i territori che me lo hanno dato». De Luca ha ribadito che Rfi ha chiesto indicazioni chiare per capire se il nuovo asse ferroviario possa assorbire tutto il traffico. Da qui il suo appello: «Per il 11 dicembre serve un documento unico che dica 3 cose: dismissione, demolizione e passaggio delle aree ai Comuni. Senza questo, la partita è persa». I sindaci si sono impegnati a lavorare a un testo condiviso. E sembrano tutti d’accordo: «Il vecchio tracciato va dismesso, come prevede il progetto esecutivo».