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Il personaggio

Totò Cuffaro agli arresti domiciliari: ascesa, caduta e risalita del medico di Raffadali con il pallino della politica

Nel 2008 fu condannato a sette anni per favoreggiamento a persone legate a Cosa Nostra e rivelazione di segreto istruttorio e affrontò il carcere, senza però restare ai margini

Laura Mendola

03 Dicembre 2025, 10:12

Salvatore Cuffaro

Salvatore Cuffaro

Totò Cuffaro è una delle figure più controverse e al tempo stesso popolari della politica siciliana. Nato a Raffadali, in provincia di Agrigento, nel 1958, si è formato come medico e ha mosso i primi passi nell’Azione Cattolica, prima di approdare alla Democrazia Cristiana. Fin da giovane si è distinto per la capacità di creare consenso attorno a sé, grazie a un carattere espansivo e a quella abitudine di salutare tutti con baci e abbracci che gli è valsa il soprannome di “vasa vasa”.

La sua ascesa politica è stata rapida: consigliere comunale, poi deputato regionale, fino a diventare presidente della Regione Siciliana nel 2001. In quegli anni Cuffaro incarnava l’immagine del politico vicino alla gente, capace di raccogliere decine di migliaia di preferenze personali. La sua presidenza fu segnata da un forte radicamento sul territorio e da un’abilità nel tessere rapporti trasversali, ma anche da polemiche e sospetti che finirono per travolgerlo.

Nel 2008 arrivò la condanna definitiva a sette anni di reclusione per favoreggiamento a persone legate a Cosa Nostra e rivelazione di segreto istruttorio. Fu un colpo durissimo: Cuffaro si dimise da presidente e affrontò il carcere, esperienza che segnò profondamente la sua vita. Per molti, quella vicenda rappresentò la fine di una stagione politica; per altri, l’inizio di una riflessione personale che lo avrebbe portato a reinventarsi.

Dopo aver scontato la pena, Cuffaro non è rimasto ai margini. Negli ultimi anni è tornato sulla scena, rilanciando la Nuova Democrazia Cristiana, di cui è segretario nazionale. Il suo obiettivo dichiarato è quello di ridare voce a un mondo cattolico e moderato che, a suo dire, ha bisogno di tornare protagonista.

Oggi Totò Cuffaro è ancora un personaggio divisivo: per alcuni simbolo di un passato da dimenticare, per altri un uomo che ha pagato i suoi errori e che merita una seconda possibilità. La sua storia resta un intreccio di consenso popolare, caduta fragorosa e tentativo di rinascita politica. In ogni caso Cuffaro continua a rappresentare un capitolo importante della storia politica siciliana. E questa mattina un nuovo provvedimento giudiziario per lui.