Il caso
Caltanissetta, nuova condanna per l'ex avvocato Arnone: atti processuali trasmessi alla procura di Palermo
La querelle con l'ex presidente dell'Irsap Cicero va avanti ormai da diversi anni
Il Tribunale di Palermo ha inflitto a Giuseppe Arnone una sanzione pecuniaria di 25.000 euro per diffamazione aggravata e reiterata ai danni di Alfonso Cicero, già presidente dell' IRSAP, riconoscendo alla persona offesa anche 20.000 euro a titolo di risarcimento, oltre al rimborso delle spese legali quantificate in 3.592,00 euro.
La decisione è stata pronunciata dalla dott.ssa Alessia Lupo, giudice della terza sezione penale.
Arnone, assistito dagli avvocati Daniela Principato e Fabio Sardo, entrambi sostituiti in aula dall'avv. Ninni Giardina, è stato inoltre condannato al pagamento delle spese processuali. Cicero si è costituito parte civile con il patrocinio dell'avv. Annalisa Petitto.
Il giudice ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica di Palermo per le valutazioni del caso su eventuali condotte penalmente rilevanti emerse dalle dichiarazioni, orali e scritte, rese da Arnone durante il dibattimento nei confronti del Pubblico Ministero, di Cicero e del suo difensore, avv. Petitto.
Secondo l'imputazione, il 18 maggio 2015, davanti al Palazzo di Giustizia di Palermo, Arnone avrebbe esposto un grande striscione con molteplici accuse ritenute false e gravemente lesive della reputazione di Cicero, all'epoca alla guida dell'IRSAP. Dotato di microfono e in presenza di operatori audio e video che registravano l'evento, avrebbe inoltre diffuso ulteriori affermazioni denigratorie. In particolare, Cicero sarebbe stato ingiustamente indicato come responsabile di gravissimi illeciti, come affiliato a una presunta associazione a delinquere e come esecutore di ordini illeciti e clientelari; gli sarebbe stata altresì attribuita la gestione irregolare di incarichi legali dell'ente a favore di determinati avvocati, con l'ulteriore insinuazione di dover essere sottoposto a indagini e rinviato a giudizio.
Arnone risulta attualmente imputato in cinque distinti procedimenti penali nei quali Cicero è parte offesa e parte civile, sempre assistito dall'avv. Petitto. Tra questi, spicca la sentenza del Tribunale di Catania del 28 aprile 2025, che lo ha ritenuto responsabile di diffamazione a mezzo stampa in danno di Cicero, con conseguente riconoscimento del risarcimento. Sono inoltre pendenti un processo per calunnia davanti al Tribunale di Catania e due giudizi per diffamazione aggravata e continuata dinanzi ai Tribunali di Caltanissetta e Palermo, tutti originati dalle querele presentate dall'ex presidente dell'IRSAP.