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Il caso

Megarissa al Polivalente di S. Giovanni La Punta: responsabile di sicurezza finisce al Pronto soccorso

La polizia provinciale indaga per ricostruire le cause dell’episodio. «Ho solo cercato di fermarli per evitare il peggio»

Simone Russo

17 Dicembre 2025, 06:45

Megarissa al Polivalente di S. Giovanni La Punta: responsabile di sicurezza finisce al Pronto soccorso

Un episodio di violenza di inaudita gravità ha scosso il Centro Scolastico Polivalente, che quotidianamente accoglie migliaia di studenti del comprensorio. Un’imponente rissa, che ha coinvolto circa 40 ragazzi è degenerata al punto da causare il ferimento del responsabile della sicurezza dell’edificio, un uomo descritto come un “buon padre di famiglia” che aveva tentato di riportare l’ordine.

La vicenda si è consumata nell’area pedonale che funge da cuore pulsante del complesso scolastico. Le conseguenze, tuttavia, sono state pesanti e l’episodio ha risollevato l’attenzione sulla gestione della sicurezza e sulle dinamiche giovanili all’interno delle grandi strutture educative. L’accaduto è ancora in fase di verifica.

La polizia provinciale (oggi dipendente dalla Città metropolitana, ente proprietario e gestore dell’immobile) ha avviato immediatamente le indagini per ricostruire l’esatta dinamica e identificare i responsabili. L’allarme è scattato quando un docente, testimone della crescente violenza, ha chiamato d’urgenza il responsabile della sicurezza del complesso. L’uomo, che per ragioni di riservatezza e per la delicatezza della situazione preferisce mantenere l’anonimato, è intervenuto senza esitazione. Il suo obiettivo non era scontrarsi con gli studenti, ma sedare la mega-rissa che vedeva contrapposti un numero impressionante di adolescenti, stimato attorno alle 40 unità. «Stavano dando botte a più non posso», ha raccontato l’uomo, ancora scosso, «il mio unico pensiero era fermarli, evitare il peggio per quei ragazzi».

Tuttavia, il tentativo di interposizione, non solo non è riuscito nell’immediato, ma ha reso l’addetto alla sicurezza un bersaglio collaterale della furia incontrollata. Gli studenti, nel marasma generale, avrebbero infatti inveito anche contro l’adulto. L’aggressione fisica è stata repentina e violenta: l’uomo è stato raggiunto da un pugno sferrato in pieno petto. Questo dettaglio, già grave di per sé, assume connotazioni drammatiche a causa delle condizioni di salute preesistenti dell’agente: l’uomo è infatti portatore di un pacemaker. L’impatto ha causato un dolore acuto e immediato. «Ho avvertito subito un dolore fortissimo al petto», ha raccontato. La perdita di equilibrio è stata quasi istantanea; l’uomo è caduto violentemente, battendo la testa contro una parete adiacente. L’impatto è stato sufficientemente forte da fargli perdere conoscenza. Il responsabile della sicurezza si è risvegliato solo all’interno del Pronto soccorso ospedaliero, dove ha ricevuto le prime cure. Mentre si trovava sotto l’assistenza medica, ha sporto denuncia formale alla polizia provinciale di Catania, dando così il via ufficiale all’inchiesta. Attualmente, il responsabile della sicurezza si trova a casa, in convalescenza. Le sue condizioni, pur non destando preoccupazioni immediate per la vita, sono state definite serie: l’uomo ha riportato forti traumi e dolori diffusi in tutto il corpo a seguito della caduta e dell’aggressione.