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la sentenza

Mafia, resta aperto il caso dell'omicidio del boss Giuseppe Di Giacomo: assolto l'unico imputato

Onofrio Lipari si è sempre proclamato innocente, era stato accusato sulla base di alcune intercettazioni

Antonio Giordano

19 Dicembre 2025, 11:47

Omicidio di Giuseppe Di Giacomo

Inquirenti accanto al corpo senza vita di Giuseppe Di Giacomo, Palermo, 12 marzo 2014. I killer di mafia tornano a sparare a Palermo per colpire Giuseppe Di Giacomo, 47 anni, freddato da colpi di pistola mentre era vicino alla sua Smart in via Eugenio l'Emiro all'angolo con via Corradino di Svevia. L'uomo era stato arrestato nel 2008 nell'ambito dell'operazione antimafia ''Perseo'' ma era stato assolto nel gennaio 2011.ANSA/FRANCO LANNINO

L'omicidio del boss Giuseppe Di Giacomo, avvenuto nel 2014 alla Zisa, resta un caso aperto: dopo quasi quindici ore di camera di consiglio la corte d'assise di Palermo ha assolto Onofrio Lipari dall'accusa dell'uccisione. Lipari, arrestato nel 2023, era l'unico imputato per il delitto Stava scontando una condanna per mafia quando fu raggiunto in carcere da una nuova ordinanza di custodia cautelare. L'accusa si basava su alcune intercettazioni in cui si faceva riferimento al delitto e sulle dichiarazioni del pentito Alessio Puccio, secondo cui Di Giacomo fu ucciso perché diventato troppo autoritario nel suo ruolo di reggente del mandamento di Porta Nuova.

La decisione della corte, presieduta da Vincenzo Terranova, ha accolto le tesi della difesa, che ha contestato le intercettazioni e smentito l'identikit dell'assassino di Di Giacomo fornito dai testimoni. Lipari, che si è sempre proclamato innocente per i fatti, è stato condannato a 5 anni e mezzo ma solo per la detenzione di un cellulare in carcere.