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convegno internazionale

Le Giornate Gregoriane per la prima volta fanno tappa a Lampedusa

Tema di quest’anno sarà: “Oltre i confini. Uomini, idee e culture in movimento”

Dario Broccio

24 Ottobre 2025, 06:40

Le Giornate Gregoriane per la prima volta fanno tappa a Lampedusa

Lampedusa ospite la XVII edizione delle Giornate Gregoriane, la storica rassegna del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi che, per la prima volta, lascia la consueta cornice agrigentina per approdare nelle isole Pelagie. L’appuntamento, intitolato “Oltre i confini. Uomini, idee e culture in movimento”, si svolgerà da oggi al 26 ottobre 2025 con il patrocinio del Comune di Lampedusa e Linosa.

Il convegno riunirà studiosi di atenei italiani e stranieri per un confronto sui temi della migrazione, dell’accoglienza, dei confini e della circolazione di persone, saperi e culture dall’antichità all’età contemporanea.

L’apertura dei lavori è prevista oggi alle 16.00 con i saluti istituzionali del sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino, del direttore del Parco Valle dei Templi, Roberto Sciarratta, e del presidente del Consiglio del Parco, Giuseppe Parello. Tra gli interventi inaugurali, la professoressa Barbara Sorgoni (Università di Torino) rifletterà sul concetto di confine, mentre la professoressa Claudia Lambrugo (Università degli Studi di Milano) proporrà “Storie di uomini in viaggio, dall’antichità al contemporaneo”.

In programma anche la presentazione dei risultati del progetto HUMAN (Historical Unearthing of Migration through Anthropology) e un approfondimento su patrimonio culturale e accoglienza in rapporto a Lampedusa e Agrigento.

La seconda giornata sarà dedicata in ampia misura alla storia antica e preistorica: dalle ambiguità del viaggio nell’Odissea alle più recenti ricerche archeologiche su Lampedusa, dal Neolitico all’Età del Bronzo; dalla preistoria tra Calabria e Sicilia ai movimenti di popolazioni nell’Isola tra la fine del III e il II millennio a.C.. Si discuterà inoltre di migrazioni in età greca e di interazioni culturali nel Mediterraneo, nonché della mobilità di merci e persone in età ellenistica e tardoantica. A chiudere, il contributo della bioarcheologia alla storia delle migrazioni e l’analisi delle “tecnologie in movimento”, come la circolazione della ceramica invetriata nella Sicilia islamica.

L’ultima giornata si concentrerà sui periodi islamico e moderno. Il professor Jeremy Johns (University of Oxford) presenterà nuove evidenze documentarie sui musulmani in Sicilia emerse dal Progetto DocuMult, mentre Nadia Jamii (University of Oxford) proporrà prime ipotesi sull’origine delle comunità musulmane nell’Isola basate su onomastica e linguistica. Tra i temi anche la presenza greco-albanese, i naufragi nel Mediterraneo e l’esperienza del collettivo Askavusa nelle discariche di Lampedusa. Le conclusioni della rassegna saranno affidate a Michel Gras.