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Il convegno

La Sicilia che produce chiama il mare: «Servono rotte per far viaggiare l’economia»

Dal meeting nazionale dei Trasporti del Centro Studi Assotir la richiesta di una linea marittima stabile per le merci e i prodotti agroalimentari dell’Isola

Redazione La Sicilia

25 Ottobre 2025, 16:08

La Sicilia che produce chiama il mare: «Servono rotte per far viaggiare l’economia»

Un’alleanza tra mondo agricolo, autotrasporto e istituzioni per rilanciare la Sicilia come polo logistico del Mediterraneo. È la sintesi del Meeting Nazionale sui Trasporti, dal titolo “La Sicilia polo logistico del Mediterraneo – Riflessioni e valutazioni per il ripristino del trasporto combinato terra-mare”, che si è svolto ieri mattina nell'Aula Consiliare di Catania della Camera di Commercio del Sud Est grazie all'organizzazione del prof. Giuseppe Bulla, presidente del Centro Studi Assotir.

A moderare i lavori è stato il 
giornalista Gigi Macchi, mentre i saluti istituzionali sono arrivati dal commissario straordinario della Camera di Commercio del Sud Est, Antonino Belcuore, che ha ricordato come la Camera di Commercio sia “la casa delle imprese” e si sia fatta promotrice di iniziative “che migliorino i collegamenti tra la Sicilia e il resto del Paese”, immaginando, per la rotta Catania–Gaeta, “una partenza con tre viaggi settimanali”, almeno nella fase iniziale del progetto.

Il prof. Bulla ha aperto i lavori e ha illustrato lo Studio di fattibilità della nuova tratta marittima Catania-Gaeta-Catania che potrebbe risolvere i problemi logistici della Sicilia orientale, sia dei produttori agricoli sia delle imprese di autotrasporto sia dei semplici cittadini.

L’avv. Isabella Altana per Codacons ha richiamato la necessità di ridurre costi energetici e burocrazia: «La rotta Catania-Gaeta-Catania può rappresentare un vero rilancio economico per l’isola, se sostenuta da tutte le parti sociali».

Ma la parte da leone è stata quella dei rappresentanti dei consorzi agricoli IGP siciliani che hanno condiviso la stessa urgenza di collegamenti più rapidi ed ecologici. Massimo Pavan, presidente del Consorzio della Carota novella di Ispica IGP, ha sottolineato che «per noi il tempo di consegna è tutto: arrivare tardi alla GDO significa perdere valore e mercato. Servono navi veloci per passare da consegne A-C (lunedì per mercoledì, ad es,) a consegne A-B (lunedì su martedì». Giovanni Raniolo, presidente del Consorzio Uva di Mazzarrone IGP, ha aggiunto che “un giorno di ritardo rispetto ai concorrenti pugliesi significa penalizzare la qualità e i mercati esteri”, mentre Salvatore Milluzzo, supporter del presidente Gerardo Diana del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP ha ricordato che “l’efficienza dei trasporti è parte integrante della competitività”. Fortunato Sebastiano, del Pomodoro di Pachino IGP, ha invece evidenziato come lo studio dell’Università di Messina dimostri il basso, e quasi nullo, impatto ambientale della produzione, “vantaggio green che viene però vanificato dagli effetti del trasporto su gomma”.

Nel corso dell’incontro è stato approfondito dal dott. Mario Cugno di Bureau Veritas Italia lo studio di fattibilità della tratta Catania-Gaeta-Catania, che conferma la solidità logistica e ambientale del progetto. Un video intervento del sindaco di Gaeta, Cristian Leccese, e dell’ing. Guido Guinderi dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale ha evidenziato le potenzialità del porto di Gaeta “come snodo naturale tra il Lazio meridionale, il Nord della Campania e l’entroterra molisano”. È opportuno sottolineare come Gaeta rappresenti un punto strategico di collegamento con tutto il Nord Italia e l'Europa.

Santo Figura, dirigente medico dell’ASP2 di Caltanissetta, ha infine richiamato l’attenzione sugli effetti del mancato rispetto delle regole sui tempi di guida e riposo: “Il diritto al riposo del conducente è parte del diritto alla salute”.

Tra i contributi va segnalato quello di Stefania Galifi (Gali Group Trasporti e Logistica srl), che ha ricordato come “il trasporto incida per oltre il 25% sul costo del prodotto” e che “il collegamento marittimo proposto dal Centro Studi Assotir sarebbe un punto di partenza importante per ridurre le emissioni carbon fuel”.

Sul piano politico, gli onorevoli Giovanni La Via e Giuseppe Castiglione hanno ribadito la necessità di un dialogo costante con le istituzioni nazionali. «Ridurre i tempi di trasporto – ha spiegato La Via - significa garantire prodotti più freschi e di maggior valore, ma anche abbassare l’indice di emissioni complessive delle nostre filiere». Incisivo Castiglione che ha rilevato l'importanza di “una Camera di Commercio pienamente rappresentativa per restituire voce e forza alle imprese del territorio che hanno il diritto di trovarsi in quella che è, a tutti gli effetti, la loro casa”.

Le conclusioni sono state affidate al segretario nazionale di Assotir, Claudio Donati, che ha sintetizzato i temi chiave emersi: «Filiera, affidabilità, competitività e sostenibilità sono le parole guida per un sistema di trasporto moderno. Oggi la Sicilia orientale ha espresso una richiesta chiara e fondata: attivare una tratta marittima stabile che colleghi Catania con Gaeta, perché il territorio ha bisogno di soluzioni concrete ancor prima che si realizzi il Ponte sullo Stretto». Alla fine del suo intervento Donati ha proposto la costituzione di una commissione parlamentare ad hoc e congiunta tra il ministero dei Trasporti e quello dell'Agricoltura.

Il presidente del Centro Studi Assotir, Giuseppe Bulla, ha chiuso l’incontro sottolineando la soddisfazione per il confronto: «Tre anni fa il progetto era solo un’idea, oggi forte di uno studio di fattibilità e del fronte comune di agricoltori, autotrasportatori e istituzioni, la Sicilia orientale chiede una linea marittima dedicata alle merci e - perché no - anche ai passeggeri. Speriamo che tra pochi mesi, forse anche solo tra due, arrivino le prime novità».