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Attualità

Infrastrutture, la Cgil: "Serve un patto del territorio per il completamento della Siracusa-Ragusa-Gela"

Il segretario generale ibleo Giuseppe Roccuzzo: "Dobbiamo fare sentire ora la nostra voce"

31 Ottobre 2025, 16:01

Giuseppe Roccuzzo

Il segretario generale Cgil Ragusa Giuseppe Roccuzzo

La bocciatura da parte della Corte dei Conti del progetto del Ponte sullo Stretto rappresenta una importante occasione per tornare ad affrontare il tema assai delicato ed importante delle infrastrutture realmente strategiche per la Sicilia sud-orientale, a cominciare dal completamento dell’autostrada Siracusa–Gela. “Non ci sono più alibi, dichiara Giuseppe Roccuzzo (nella foto), segretario provinciale della Cgil Ragusa. Dopo lo stop al Ponte, è indispensabile aprire subito una fase nuova e concreta: serve un Patto del Territorio, che unisca istituzioni, sindacati, imprese e associazioni produttive per chiedere insieme il completamento dell’autostrada Siracusa-Gela fino a Gela, opera fondamentale per la mobilità, la logistica e lo sviluppo della nostra provincia di Ragusa. La nostra provincia paga un prezzo altissimo in termini di isolamento infrastrutturale: collegare finalmente Modica a Gela significherebbe aprire una nuova stagione di crescita per tutta la costa sud-orientale, favorendo turismo, commercio e lavoro stabile”.

“Chiediamo che le forze produttive, le associazioni di categoria, le amministrazioni locali e tutti i parlamentari del territorio si uniscano in una sola voce. La provincia di Ragusa non può più restare ai margini delle priorità nazionali. Serve una battaglia condivisa per ottenere  quelle risorse che spettano al nostro territorio  e che possono finalmente colmare il divario infrastrutturale che ci penalizza da decenni”. “Non servono grandi opere simboliche, ma opere utili alla vita quotidiana dei cittadini. Il completamento della Siracusa–Gela è un investimento che genera sviluppo, occupazione e coesione e attorno adesso occorre concentrare tutta l’attenzione possibile di tutti, ha concluso Giuseppe Roccuzzo”.