Agrigento Capitale della cultura
Il sindaco: "Oltre 700 eventi in quasi un anno, però c'è stata una ridotta risonanza in campo nazionale"
Miccichè soddisfatto di ciò che è stato fatto finora, anche se rileva qualche punto debole di questa esperienza in via di conclusione: "Il grosso ritorno turistico lo stiamo vivendo in questi ultimi mesi"

Franco Miccichè, sindaco di Agrigento
A poco più di due mesi dalla scadenza dell’Anno della cultura di «Agrigento capitale italiana 2025», il sindaco Franco Miccichè traccia un primo bilancio di quanto finora fatto e anticipa quella che sarà la città del futuro. Miccichè non nega alcuni ritardi e talune criticità che si sono registrate durante l’anno, ma per lui il bilancio è più che positivo.
«Da gennaio al primo di ottobre - dice il sindaco - sono stati organizzati ben 660 eventi, da cui vanno esclusi quelli inseriti nel dossier di candidatura a Capitale italiana della cultura che sono altri 44. Rimangono gli ultimi progetti da realizzare entro l’anno per completare. Per me quello che è successo ad Agrigento ha dell’incredibile. Perché tutti i maggiori esperti del mondo della cultura e dell’arte, hanno voluto Agrigento come sfondo, per realizzare i loro grandi eventi. Abbiamo patrocinato tantissime manifestazioni, tutte all’insegna di “Agrigento capitale della cultura”».
Miccichè constata: «A onor del vero, il flusso turistico che si aspettava non c’è stato, ma il calo dei visitatori è comunque avvenuto in tutta Italia. Debbo però dire che in questi mesi, che sembrano poco importanti dal punto di vista del turismo, stiamo invece avendo un notevole incremento. Agrigento per ora è invasa dai turisti. Questi ultimi due mesi, novembre e dicembre, che ci separano dalla fine dell’anno saranno qualcosa di meraviglioso perché abbiamo un calendario ricco di eventi in città, non solo a carattere culturale, ma intercalati da manifestazioni natalizie e di fine anno; manifestazioni che saranno intense e attrattive».