La polemica
La rivolta dei librai: "Perché non possiamo esporre in centro?"
Una recente ordinanza del Comune vieta la presenza di espositori e rastrelliere in alcune tra le arterie principali di Palermo.
 
									Mentre il Comune di Palermo ha firmato una nuova ordinanza per vietare rastrelliere, espositori e strutture similari per la vendita di prodotti non alimentari lungo Corso Vittorio Emanuele e Via Maqueda, le quattro librerie indipendenti di Corso Vittorio Emanuele denunciano di essere state ignorate dal provvedimento. Anche loro dovranno rispettare il nuovo divieto.
“L’ordinanza dice di voler tutelare cultura e decoro – osserva Portinaio, proprietario di una delle quattro librerie indipendenti attive – perché noi non rientriamo in questa tutela? Il sindaco si è dimenticato di noi. Palermo dovrebbe proteggere prima di tutto chi contribuisce alla sua identità culturale. Bari e Palermo sono le città dove ci sono meno librerie indipendenti e Palermo è la città dove si legge di meno rispetto al resto d'Italia. A gennaio siamo stati invitati dal Parlamento europeo perché ci premieranno come detentori della cultura e della storia della città. In corso Vittorio siamo rimasti in quattro librerie indipendenti, eravamo trenta”.
L’ordinanza rientra nel più ampio piano di riqualificazione del centro storico e di regolamentazione del commercio su strada. Tuttavia, per i librai indipendenti, rischia di colpire proprio le realtà che mantengono viva la cultura della città, sottraendo visibilità a chi da sempre è parte integrante del tessuto urbano e culturale di Corso Vittorio. Firmata dal Sindaco Roberto Lagalla su proposta dell’assessore alle Attività Produttive Giuliano Forzinetti, ha come obiettivo dichiarato preservare il decoro urbano, garantire la sicurezza dei pedoni e tutelare i siti UNESCO, salvaguardando le attività commerciali in regola. Prevede che tutte le concessioni già esistenti per espositori e strutture analoghe decadranno il 31 dicembre 2025, mentre restano valide le occupazioni autorizzate e conformi ai regolamenti comunali.
“Il libro è un bene primario. Anche noi abbiamo le rastrelliere con i libri fuori dai negozi, perlopiù libri storici su Palermo”.
“L’ordinanza va modificata prima che entri in vigore – aggiunge Portinaio –. Dovremmo essere i primi a essere tutelati, non esclusi. Chiederemo un incontro con l’assessore alla Cultura, che promuove, tra l'altro, anche la manifestazione Le Vie dei Librai”.
I librai sottolineano che le librerie indipendenti rappresentano presidi culturali riconosciuti dallo Stato, con agevolazioni fiscali per rimanere aperte e iniziative volte a promuovere la lettura. A gennaio queste librerie saranno premiate a livello europeo per la loro attività culturale e il ruolo nella storia della città.
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