CESSATE IL FUOCO
Decine di operatori sanitari di Gaza liberati: «Rapimento sistematico» dagli ospedali, 115 ancora detenuti
L'organizzazione Healthcare Workers Watch denuncia il «crimine di guerra» commesso da Israele nel portare via dalle strutture sanitarie chi avrebbe potuto prendersi cura dei gazawi
Uno dei bus che trasporta i prigionieri palestinesi rilasciati da Israele
Tra i palestinesi rilasciati ieri da Israele ci sono decine di operatori sanitari di Gaza, secondo quanto scrive Al Jazeera, citando l’organizzazione Healthcare Workers Watch. Secondo questa organizzazione di tutela dei sanitari, l’elenco dei palestinesi liberati dalle prigioni israeliane lunedì includeva i nomi di almeno 55 operatori sanitari, tra cui 24 infermieri, 7 medici e due paramedici. Del totale almeno 44 «sono stati rapiti dalle forze di occupazione israeliane dagli ospedali in cui lavoravano», ha affermato Healthcare Workers Watch, sottolineando che altri 115 operatori sanitari palestinesi di Gaza sono ancora detenuti in Israele.
Il dottor Muath Alser, cofondatore e direttore di Healthcare Workers Watch, ha affermato che il «rapimento sistematico di operatori sanitari da parte di Israele è un crimine di guerra» che ha visto professionisti medici altamente qualificati detenuti illegalmente e palestinesi privati di cure mediche.
Alser ha chiesto a Israele di «rilasciare immediatamente e incondizionatamente tutti gli operatori sanitari detenuti, compresi i corpi di coloro che sono stati torturati a morte durante la detenzione».