Camera dei deputati
Torna l’«esame di maturità»: approvata la riforma dell’esame di Stato
Colloquio su quattro materie e commissioni miste
Con 138 voti favorevoli, 91 contrari e 9 astenuti, l’Aula della Camera ha approvato in via definitiva la riforma dell’esame di Stato, che torna ufficialmente a chiamarsi «esame di maturità». Il provvedimento segna un ritorno alla denominazione storica e introduce nuove regole per lo svolgimento dell’esame conclusivo del ciclo di studi superiori.
Le novità principali
Obbligo di tutte le prove: Gli studenti dovranno sostenere tutte le prove previste, inclusa quella orale, per poter superare l’esame.
Colloquio con quattro materie: Le discipline oggetto del colloquio orale saranno quattro, scelte dal Ministero dell’Istruzione e comunicate a gennaio.
Commissioni miste: Le commissioni d’esame saranno composte da quattro membri: due interni e due esterni.
Il voto in Parlamento
Il provvedimento ha ricevuto il via libera dall’emiciclo di Montecitorio con una maggioranza netta, ma non unanime. I 138 voti favorevoli hanno superato i 91 contrari e i 9 astenuti, segnalando un dibattito acceso tra le forze politiche.
Un ritorno alle origini?
La scelta di ripristinare il nome «esame di maturità» è stata accolta con favore da alcuni settori del mondo scolastico, che vedono nella riforma un recupero di identità e tradizione. Altri, invece, sollevano dubbi sull’efficacia delle modifiche e sull’impatto reale sugli studenti.