Authority privacy, cade la prima testa: si è dimesso il segretario generale Fanizza

«Il Segretario Generale del Garante per la protezione dei dati personali, cons. Angelo Fanizza, ha rassegnato le proprie dimissioni. Il Collegio del Garante, nel prenderne atto, ringrazia il Segretario Generale per il lavoro svolto». Lo rende noto una comunicazione ufficiale dell’Autorità.

Fanizza, in carica dal 29 luglio di quest’anno e con mandato previsto fino alla medesima data del 2027, è nato a Bari nel 1973. Magistrato amministrativo e dottore di ricerca in diritto pubblico dell’economia, ha ricoperto a lungo incarichi di docenza presso l’Università di Bari ed è stato magistrato al Tar del Lazio. Vanta inoltre un’ampia attività di formazione ed è autore di numerose pubblicazioni.

La sua nomina era stata deliberata all’unanimità dal Collegio dell’Autorità, composto da Pasquale Stanzione, Ginevra Cerrina Feroni, Agostino Ghiglia e Guido Scorza. 

L’Autorità garante per la protezione dei dati personali è finita al centro di una bufera dopo un’inchiesta della trasmissione Report, che ha sollevato accuse di lottizzazioni, favoritismi politici e conflitti d'interesse all’interno dell’ente, alimentando critiche sulla presunta perdita di autonomia. Sigfrido Ranucci ha sostenuto che il Garante si sarebbe trasformato in un “tribunale politico” che limita la libertà di stampa e agisce secondo “sensibilità politiche” e rapporti clientelari. Il Garante della Privacy ha replicato definendo le affermazioni di Ranucci “gravissime”, ribadendo la propria assoluta indipendenza, la trasparenza dell’operato e il rispetto della legge, e annunciando l’intenzione di tutelarsi nelle sedi opportune. La vicenda è così sfociata in un vero e proprio scontro istituzionale, mentre Ranucci ha chiesto un intervento di verifica da parte del Garante europeo sulla gestione italiana.