L'addio
I funerali di Ornella Vanoni a Brera tra affetti più cari, colleghi e cittadini: la nipote Camilla canta per lei
Paolo Fresu ha suonato "L'appuntamento" subito dopo l'omelia
«Le canzoni diventano ritornelli della vita. Sono come i lumini in chiesa, che continuano a muovere la fiammella anche quando non vi siamo»: don Luigi Garbini lo ha detto durante l’omelia al funerale di Ornella Vanoni, una omelia piena di episodi della sua vita e delle parole delle sue canzoni.
«Ti benediciamo Signore perché ci hai dato Ornella» ha esordito. «La mia fede è troppo scossa ormai ma prego», uno dei versi citati per ricordare la sua fragilità, la sua sincerità che le ha «bucare tutti gli schermì». Appena finita l’omelia hanno risuonato le note de "L'appuntamento", interpretata da Paolo Fresu con la sua tromba.
Sono tanti gli amici e le autorità, oltre a centinaia di suoi ammiratori, che si trovano nella chiesa di San Marco a Milano per l’ultimo saluto a Ornella Vanoni.
E' stato stimato che sono state circa 9000 le persone che ieri e oggi sono andate alla camera ardente allestita al Piccolo Teatro Grassi di Milano per dare l’ultimo saluto a Ornella Vanoni, ha detto l’assessore comunale alla Cultura Tommaso Sacchi, intervistato dalla Rai.
"Senza fine, sei un attimo senza fine": cantando questo verso della sua canzone forse più famosa la nipote Camilla ha salutato Ornella Vanoni al termine della celebrazione del suo funerale.
Prima della conclusione sono intervenuti lei e il fratello Matteo che hanno ricordato quella che per loro era la nonna.
"Porto un pezzo di te dentro di me, è un onore".