le reazioni nazionali
Schlein: «Alle Politiche partita apertissima, Meloni non ha nulla da saltare». Donzelli (Fdi): «Sinistra incoerente»
La segretaria Pd a Napoli per festeggiare la vittoria di Roberto Fico. «Dal Sud e non solo può arrivare un cambio di maggioranza nazionale», dice il neo presidente
«Il messaggio è che l'alternativa c'è ed è competitiva, la partita alle prossime politiche è apertissima». Le prime parole di Elly Schlein, arrivata a Napoli per festeggiare la vittoria alle elezioni Regionali di Roberto Fico, sono per Giorgia Meloni. «Dove non vinciamo come in Veneto raddoppiamo il risultato rispetto a cinque anni fa. Meloni questa sera ha poco da festeggiare e poco da saltare - dice la segretaria del Pd - Il messaggio è che il riscatto parte dal Sud e ci porterà a vincere insieme».
GIORGIA MELONI
La premier, in visita istituzionale in Africa, festeggia sui social per la vittoria di Alberto Stefani in Veneto. «Frutto del lavoro, della credibilità e della serietà della nostra coalizione. A lui vanno i miei complimenti e i migliori auguri per le sfide che lo attendono. Congratulazioni anche ad Antonio Decaro in Puglia e a Roberto Fico in Campania per la loro elezione. Che possano svolgere al meglio il loro mandato, nell’interesse dei cittadini che andranno a rappresentare. Un ringraziamento a Edmondo Cirielli, a Luigi Lobuono, a tutti i candidati e a tutti gli uomini e le donne del centrodestra che si sono impegnati in questa tornata elettorale».
ROBERTO FICO
Ma è un coro unanime quello del centrosinistra, galvanizzato dalla vittoria anche in Puglia con Antonio Decaro. «Dalla Campania arriva un altro grande messaggio - afferma Roberto Fico a Napoli - non vogliamo l'autonomia differenziata, ma come dice anche la Costituzione, l'Italia è una repubblica una e indivisibile e sono convinto che tante persone anche al Nord la pensano cosi. Ci aspettano momenti importanti, dalla Campania, dal Sud e non solo, può arrivare un cambio di maggioranza nazionale. Dobbiamo lavorare nel migliore dei modi e dare le risposte alle persone, dare soluzioni alle persone. È l'unico modo per poter arrivare nel 2027 ancora più pronti. Il centrodestra - continua il neo presidente della Campania - ha voluto politicizzare molto questa campagna elettorale, schierando i ministri, promettendo qualsiasi cosa con la forza dei ministeri. Oggi possiamo dire che questa forza e questa maggioranza batte il governo Meloni».
ANTONIO DECARO
Le prime parole di Antonio Decaro, neo presidente della Puglia: «Il presidente lo farò a modo mio, come ho sempre fatto, lo farò senza salire su ring, come fa qualcuno che pensa che la politica sia un ring di pugilato dove vince che ti dà un pugno più forte. Quel tipo di politica serve solo ai fan, ai voti, il pubblico però poi va via come abbiamo visto anche in queste elezioni regionali. Io non so fare la politica tirando i pugni. Faccio la politica cercando di conoscere i problemi dei concittadini, provando a dare delle risposte concrete, non sono un superuomo, non voglio essere un duro, non voglio essere un lottatore di sumo. Ho le mie fragilità, non me ne vergogno, rivendico le mie fragilità, anche perché è di fragilità che mi devo occupare da presidente della Regione: fragilità economiche, soprattutto di fragilità dal punto di vista sociale e dal punto di vista umano. Il presidente lo farò a modo mio - ribadisce Decaro - nemici non ne avrò, soltanto avversari, sono abituato al ruolo istituzionale».
GIOVANNI DONZELLI
Giovanni Donzelli, responsabile dell'Organizzazione di Fratelli d'Italia, analizza i dati: «In Campania vedo grandi festeggiamenti, se sommiamo l'altra volta i voti del Movimento 5 Stelle e di Di Luca erano all'80%, sono al 60%, non hanno preso un voto in più, anzi ne hanno persi molti, il centrodestra ha raddoppiato nel complesso i propri voti, quindi sicuramente non siamo soddisfatti perché volevamo vincere, come dicevamo, però non vedo questa grande avanzata del centrosinistra se passa dall'80% al 60%». «Ogni elezione regionale è un voto locale -continua - non abbiamo mai voluto dare una visione nazionale ai voti regionali e abbiamo sempre detto che il voto sul governo arriverà alla fine del mandato parlamentare, quando chiederemo un voto sul governo alle prossime politiche. La sinistra fa sorridere: quando perdono le elezioni è un voto locale, quando nelle regioni lo vincono diventa un voto nazionale. Se ascoltiamo loro, in Veneto è un voto locale, invece in Puglia e in Campania è un voto nazionale. Ci vuole un po' di coerenza».