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Piano di pace in Ucraina, stavolta anche la Russia apre ma non dà ancora certezze

E Zelensky agli alleati: «Inasprire le sanzioni finché Mosca continuerà a respingere tutti gli sforzi»

Redazione La Sicilia

26 Novembre 2025, 20:13

Piano di pace in Ucraina, stavolta anche la Russia apre ma non dà ancora certezze

La trattativa sull'Ucraina, pur senza segnali concreti di svolta, segna qualche sviluppo. «I russi stanno facendo concessioni», ha assicurato Donald Trump, annunciando che il suo inviato, Steve Witkoff, incontrerà Vladimir Putin a Mosca la settimana prossima. E per la prima volta anche il Cremlino si è mostrato meno cauto, facendo sapere che è stato avviato un «percorso serio» per trovare una soluzione politica al conflitto. Parole forse di circostanza, per non spezzare il filo con gli americani, ma comunque non scontate, visto che la prima bozza del piano è stata già emendata a favore di Kiev. Resta cauto invece Volodymyr Zelensky, che ha lanciato un nuovo appello agli alleati: "Inasprire le sanzioni finché la Russia continuerà a respingere tutti gli sforzi di pace».

La prima nota positiva per l’Ucraina è che Trump ha fatto marcia indietro rispetto all’ultimatum a Zelensky sulla prima bozza del piano di 28 punti, che era totalmente sbilanciato a favore di Mosca. «Quella era solo una mappa» che poi è stata modificata con la soddisfazione di Kiev, e soprattutto non c'è alcuna deadline per raggiungere un accordo perché «stiamo facendo progressi», ha chiarito l’inquilino della Casa Bianca. Nei prossimi giorni il tycoon proverà ad accelerare inviando i suoi due emissari a Mosca e Kiev: Witkoff da Putin ed il segretario dell’esercito Driscoll a incontrare gli ucraini. E riguardo al negoziato c'è da registrare anche un contatto diretto tra funzionari dell’intelligence di Russia e Ucraina nell’ambito delle trattative in corso ad Abu Dhabi, a cui partecipano anche gli americani. I due team degli 007 si sono visti per «discutere questioni delicate come lo scambio di prigionieri», hanno fatto sapere le autorità russe.

Sempre da Mosca il consigliere presidenziale per la politica estera, Yuri Ushakov, ha affermato che «alcuni aspetti» delle proposte di Trump «possono essere considerati positivamente», anche se «molti altri richiedono discussioni specifiche tra gli esperti». Il percorso è «serio», gli ha fatto eco il portavoce di Putin Dmitry Peskov, senza tuttavia sbilanciarsi ulteriormente. Secondo il Cremlino «è prematuro parlare» di un accordo vicino, tanto più che «in molti non si faranno scrupoli per far fallire questo processo».

Riguardo alla posizione ucraina sul merito del dossier, una fonte di alto livello di Kiev ha spiegato alla Cnn che restano distanze significative con i russi in almeno tre aree cruciali. In primo luogo, se l’Ucraina cederà o meno territori del Donbass non ancora conquistati dal nemico. Su questo punto gli ucraini segnalano «alcuni progressi», ma non decisivi. Altro nodo è il futuro assetto dell’esercito ucraino. La prima bozza americana, condivisa con i russi, prevedeva una riduzione a 600.000 unità. La seconda, accettata da Kiev e dagli europei, ne prevede almeno 800.000. Infine, la questione della rinuncia all’adesione alla Nato. Le autorità ucraine la considerano una concessione che creerebbe un «brutto precedente», dando di fatto a Mosca «un diritto di veto su un’alleanza militare di cui non è nemmeno membro».

Sullo sfondo di questa difficile trattativa c'è anche la diffidenza dell’Ue, condivisa dall’Ucraina, rispetto alle reali intenzioni russe. «Al momento non abbiamo alcuna indicazione che Mosca voglia la pace. I bombardamenti indiscriminati continuano», ha ricordato l’Alto Rappresentante Kaja Kallas rispondendo ad una domanda sulle parole di Mark Rutte, secondo cui la guerra può finire nel 2025.

E sul terreno in effetti non c'è alcuna avvisaglia di cessate il fuoco. Ancora una volta le bombe russe hanno offuscato la notte dell’Ucraina, prendendo di mira la città di Zaporizhzhia: almeno 18 feriti e sette edifici residenziali danneggiati, il bilancio provvisorio. Mentre lo stato maggiore di Kiev ha segnalato attacchi continui delle forze di occupazione su quasi tutte le linee del fronte.