Opere
Per Salvini non ci sono dubbi: «Il Ponte sullo Stretto si farà»
Così il ministro delle Infrastrutture durante un question time
Matteo Salvini
Nel corso del question time, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha ribadito la volontà del governo di procedere con il Ponte sullo Stretto: «Il ponte sullo Stretto si farà, milioni di italiani lo vogliono, lo aspettano e lo meritano, non è un capriccio del ministro Salvini ma una priorità dell’Unione europea». E ha aggiunto: «La scelta di non procedere con una nuova gara non è una scelta di convenienza ma di buon senso».
Sul fronte delle clausole contrattuali, Salvini ha precisato: «La penale in caso di blocchi dei lavori sarebbe del 4% dei lavori non eseguiti, si tratta della metà del valore che è l’8% previsto dal codice degli appalti».
Ha quindi sottolineato: «Inoltre sono previste specifiche penali a carico del contraente generale qualora non rispettasse gli impegni, per tutelare i cittadini e l'interesse pubblico», spiegando che «gli atti aggiuntivi ai contratti con il contraente generale e gli altri affidatari riprenderanno efficacia solo dopo la registrazione della Corte dei Conti».
«Già nel 1984 su proposta dell’allora Commissario dei trasporti dell’Ue il ponte sullo Stretto venne identificato tra gli anelli mancanti per aumentare i collegamenti tra i paesi dell’Unione, tale proposta fu alla base del piano generale dei trasporti dell’Unione approvato formalmente dal Parlamento Ue nel 1986 e nel 2002 nel piano delle reti di collegamenti Tnt fu confermato anche il ponte sullo Stretto. Tale inclusione è stata sempre confermata anche in tutti i successivi aggiornamenti del piano».
Ha ricordato Salvini. Quindi «nella consapevolezza che ci troviamo di fronte ad una opera che la stessa Commissione europea ci chiede, l'intero governo è al lavoro sui primi rilievi trasmessi dalla Corte dei Conti», ha concluso il ministro.

