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Attualità

Ragusa e il debito di Iblea Acque, il Pd: "Cassì non può decidere da solo"

I dem chiedono che la questione sia portata in consiglio comunale

Redazione Ragusa

11 Ottobre 2025, 11:27

Ragusa e il debito di Iblea Acque, il Pd: "Cassì non può decidere da solo"

Calabrese, Chiavola e Podimani in aula

Comune di Ragusa, il Pd attacca Cassì: “Gravi le sue dichiarazioni su Iblea Acque: no ad azioni legali nonostante tre rate saltate” Il Partito Democratico in Consiglio comunale a Ragusa stigmatizza con fermezza “la gravità delle dichiarazioni rilasciate ieri alla stampa da parte del sindaco Cassì che ha escluso la possibilità di agire legalmente nei confronti di Iblea Acque, pur dopo tre rate del piano di rientro rimaste non pagate”. Con la delibera n. 33 del 4 giugno, l’aula consiliare ha approvato un piano di rientro superiore ai 10 milioni di euro per saldare i debiti della società che gestisce il servizio idrico integrato verso il Comune di Ragusa. L’atto è passato alle condizioni introdotte da un emendamento del Partito Democratico, poi fatto proprio dal primo cittadino, che recita in modo perentorio: “In caso di insolvenza della società, il Comune potrà esigere immediatamente le somme dovute”. “È quindi il Consiglio comunale ad aver fissato le regole – dichiarano i consiglieri Peppe Calabrese, Giuseppe Podimani e Mario Chiavola – e Cassì non può oggi decidere unilateralmente di concedere ulteriori dilazioni a Iblea Acque, né sospendere quanto deliberato dall’aula. Il sindaco non è al di sopra delle istituzioni: se intende modificare i termini del piano di rientro, presenti una nuova delibera di Giunta e la sottoponga al voto del Consiglio, unico organo competente in materia”. I democratici annunciano la presentazione di un atto formale per chiedere che il sindaco riferisca in aula, chiarendo se intenda dare esecuzione alla delibera del 4 giugno.

“Allo stesso tempo – aggiunge inoltre il segretario Pd Ragusa Riccardo Schininà – non possiamo non rilevare che la nostra attenzione sulla vicenda di Iblea Acque è stata massima, con presenza e responsabilità per difendere le casse comunali e gli interessi della città. Il Partito Democratico è stato il primo a denunciare i ritardi, i debiti verso il Comune e le inefficienze della gestione del servizio idrico, inoltre ha presentato interrogazioni e denunce alla Corte dei Conti chiedendo un accordo preventivo”. “Il Consiglio comunale si è già espresso – conclude il gruppo consiliare dem – e il sindaco non può ignorarlo. Difenderemo il ruolo dell’aula, la trasparenza e l’interesse dei cittadini ragusani, se necessario anche sollecitando l’intervento dell’Assessorato regionale agli Enti Locali e nuovamente la giustizia contabile”.