La nota
Enzo Bianco abbraccia la proposta di Enrico Trantino: «viale Sanzio diventi viale della Giustizia»
L'ex sindaco all'indomani dell'intolazione dell'ex piazzale Sanzio all'avvocato ucciso 30 anni fa dalla mafia accoglie l'idea dell'attuale primo cittadino: «Sarebbe una sorta di ponte simbolico con il parco Falcone», che sorge di fronte
L'ex sindaco di Catania Enzo Bianco approva la proposta dell'attuale primo cittadino Enrico Trantino: «Rinominare viale della Giustizia il viale Raffaello Sanzio, è un'idea che mi piace». Lo dice a poche ore dall'intitolazione ufficiale dell'ex "piazzale Sanzio", da poco riqualificato, nel nuovo parco Serafino Famà, avvocato ucciso 30 anni fa dalla mafia. «Condivido e accolgo la proposta avanzata dal sindaco Trantino di chiamare così questa strada di Catania che è diventata una sorta di ponte simbolico e ideale tra due parchi dedicati ad altrettante vittime della mafia: il giudice Giovanni Falcone e l'avvocato Serafino Famà. Il parco della parte nord è intitolato all'avvocato Famà mentre quello della parte sud del viale fu inaugurato e intitolato al giudice Falcone alla fine del 1994, alla presenza della sorella Maria, dopo che qualche anno prima erano stata cacciata la concessionaria di auto di proprietà di Nitto Santapaola che si era appropriata, con alcune connivenze dell'epoca, dell'area. Adesso come allora è stato lanciato un ulteriore e importante segnale di legalità, di respingimento del malaffare rappresentato dalla criminalità organizzata e dalla mafia. Mai abbassare la guardia».
«Quando venne ucciso Famà - ricorda Bianco - non ebbi il minimo dubbio a dichiarare immediatamente che si trattava di un omicidio di mafia. Sottolineai che era stato colpito un uomo sempre pronto a difendere il proprio ruolo di avvocato e lo Stato di Diritto. Serafino Famà, infatti, ha pagato con la vita questa consapevolezza. Per questo, dopo la sua uccisione, volli che il Comune si costituisse parte civile nel processo per il delitto. Quando venni rieletto sindaco di Catania, vedendo come era ridotto quel luogo, assunsi l'impegno di darvi una sistemazione dignitosa proprio perché dedicato a una persona alla quale Catania deve molto, un esempio di correttezza per tutti. Il 9 novembre 2016 consegnai alla città il riqualificato largo intitolato al penalista proprio in quel luogo ucciso dalla mafia. Non fu un atto dovuto: non andammo per tagliare nastri, ma per dedicare in maniera semplice e civile un luogo finalmente gradevole e fruibile a Serafino Famà. Sono contento che adesso si sia dato un ulteriore, importante, rinnovato, riconoscimento, a questo illustre e eroico nostro concittadino».
