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Phubbing, ADHD e hikikomori: l'allarme sullo smartphone che mette a rischio lo sviluppo dei bambini finisce all'Ars

il deputato e pediatra del M5S Carlo Gilistro,che ha predisposto un emendamento alla Finanziaria, in procinto di approdare a Sala d’Ercole, per finanziare una campagna informativa sui media dedicata a questi disturbi

Alfredo Zermo

13 Novembre 2025, 14:26

Phubbing, ADHD e hikikomori: l'allarme sullo smartphone che mette a rischio lo sviluppo dei bambini finisce all'Ars

Ignorare i figli per rimanere concentrati sullo smartphone può avere ricadute gravissime sul loro sviluppo neurologico. Il cosiddetto phubbing (dall’unione di phone e snubbing), spesso ritenuto un comportamento innocuo, “può costare carissimo alla salute dei nostri ragazzi”. A lanciare l’allarme è il deputato e pediatra del M5S Carlo Gilistro, che ha predisposto un emendamento alla Finanziaria, in procinto di approdare a Sala d’Ercole, per finanziare una campagna informativa sui media dedicata ai rischi per lo sviluppo psico-fisico dei minori legati non solo a questo fenomeno, ma anche al ritiro sociale (hikikomori) e al disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). “Occorre fare subito qualcosa”, sottolinea.

Phubbing, ADHD e hikikomori – dice Gilistro – sono poco conosciuti e proprio per questo subdoli e pericolosissimi. Mai come in questo caso vale lo slogan ‘se li conosci li eviti’; per questo è fondamentale informare correttamente e capillarmente la collettività per evitare che questi fenomeni e le patologie ad essi associate proliferino e facciano danni irreparabili, con costi sociali ed economici notevoli per la collettività”. Nel dettaglio, il parlamentare definisce il phubbing “un potentissimo sprogrammatore comportamentale ed emozionale”, con effetti potenzialmente gravi soprattutto nei primi mille giorni di vita. In questa fase, avverte, la disattenzione dei genitori può generare nel bambino “senso di abbandono, solitudine e frustrazione” destinati a incidere sulla crescita, favorendo “ansia, scarsa autostima e perfino aggressività”. “Su altri due fenomeni – spiega Gilistro – va posta l’attenzione della collettività. L’ADHD e il ritiro sociale possono essere prevenuti istruendo genitori, insegnanti e medici di famiglia a coglierne i campanelli d’allarme, gli alert che possono indicare che il bambino o il ragazzo si stanno avviando a percorrere strade pericolose. Occhio, quindi, per quanto riguarda l’ADHD, all’iperattività, all’impulsività, all’irrequietezza, alla tendenza a distrarsi facilmente, all’incapacità di stare seduti e di aspettare il proprio turno. Per quanto attiene al ritiro sociale, invece, alla richiesta dei bambini, sempre più frequente, di andarli a prendere a scuola anzitempo, alle assenze scolastiche ripetute, alla tendenza ad abbandonare lo sport e i contatti con amici e conoscenti. Se si presta attenzione a queste spie, si può intervenire in tempo ed evitare conseguenze che possono essere anche veramente preoccupanti”.