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Il provvedimento

Da Corleone alle Madonie, undici milioni per le strade della provincia: ecco quali

15 Novembre 2025, 05:45

Da Corleone alle Madonie, undici milioni per le strade della provincia: ecco quali

Dall’asfalto dissestato del Corleonese alle piccole e grandi voragini da frana e radici sporgenti delle alte e basse Madonie, fino alle rovine dell’arteria interna, chiusa solo sulla carta ma che ogni giorno vede rischiare alla guida centinaia di auto, tra Bellolampo e Montelepre. Entro la fine dell’anno saranno allestiti i cantieri per la manutenzione straordinaria di alcune delle principali strade provinciali, attingendo al plafond di undici milioni e 400 mila euro messo sul piatto dall’assessorato regionale alle Infrastrutture, su 41 progetti immediatamente cantierabili nelle nove province siciliane. Il budget sarà gestito dalla Città metropolitana, che in questa circostanza fa la parte del leone, con l’assegnazione di oltre un quinto dei 54,9 milioni complessivi.

A illustrare la mappa degli interventi è il direttore generale dell’ex Provincia, Nicola Vernuccio. «Si tratta di progetti tutti esecutivi e dunque immediatamente cantierabili, come esigeva il bando. Arterie interne strategiche - spiega Vernuccio - per la salute complessiva della mobilità extraurbana. Degli oltre 11 milioni stanziati, 3,868 sono destinati al comprensorio corleonese, in particolare alle strade provinciali 59 e 75. Quest’ultima è abbandonata da anni ed è un nodo essenziale di servizio per le numerose aziende agricole della zona. Altri 7,6 milioni riguardano, metà per ciascuna area, rispettivamente le alte e basse Madonie. Da una parte, la sp 53, ex consortile, e la sp 121; dall’altra, le sp 54 e 119, che è la strada di collegamento tra Polizzi Generosa e Piano Battaglia». L’ultimo tratto per arrivare alla località sciistica dal capoluogo è malmesso, come tutte le altre strade interessate dai lavori, a causa di micro frane, manto stradale da rifare, sterpaglie a bordo strada, radici emergenti.

Per la sp 9, la (recentemente) tormentata Isnello-Castelbuono, sulla quale i lavori sono appena iniziati , Vernuccio predica pazienza. Nei giorni scorsi una richiesta di chiarimenti da parte del consigliere metropolitano Antonino Randazzo aveva raccolto i disagi di un gruppo di residenti e pendolari. «È un’arteria di grande importanza - continua il dg - e i lavori renderanno più agile la percorrenza. Abbiamo concluso una conferenza di servizi insieme agli amministratori locali e le ditte coinvolte, stabilendo una tabella di marcia di chiusure regolate che ci permetteranno di ridurre al massimo i disagi». Randazzo commenta con soddifazione: «Scongiurata la chiusura totale - dice - con la programmazione di alcuni lavoro a febbraio-marzo. Un piccolo ritardo per evitare un frande disagio».

Una grossa, attesissima, goccia, questi 11 milioni abbondanti, ma sempre una goccia. Vernuccio descrive così gli altri interventi imminenti, a partire - illustra il direttore generale - «dalla sp 1, per capirci quella che dalla città, da viale Michelangelo-Borgo Nuovo si addentra fino a Montelepre. C’è un problema di dissesto molto serio, il commissario regionale per il dissesto idrogeologico Sergio Tumminello ha appaltato la gara».

Vernuccio sottolinea anche «l’importanza del lotto di otto gare da cento milioni di euro - 12,5 milioni per ciascuna - per i cantieri con finanziamenti Fsc in corso d’appalto attraverso la Cuc della Regione». E qui Vernuccio sottolinea il nodo della carenza di personale tecnico nella ex Provincia, «alla quale vedremo di rimediare l’anno prossimo con due concorsi per ingegneri e architetti, così da assumerne almeno sei. Avere una nostra Centrale unica di committenza è importante”.