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L'evento Fdi a Palermo

Musumeci: "L'inchiesta? Regione basata sul sistema clientelare, ma non facciamoci sodomizzare dal Palazzo"

Usa parole molto forti il ministro per la Protezione civile ed ex governatore, alla convention sui tre anni del governo Meloni.

Accursio Sabella

16 Novembre 2025, 13:20

Musumeci: "L'inchiesta? Regione basata sul sistema clientelare, ma non facciamoci sodomizzare dal Palazzo"

Ha usato parole molto forti, nel suo intervento col quale ha chiuso l'evento sui tre anni del governo Meloni, organizzato al Molo trapezoidale di Palermo.

Per il ministro per la Protezione civile ed ex governatore Nello Musumeci “la Regione siciliana è fondata sul sistema clientelare e sul consociativismo politico”.

Parole non dette a caso, ma con un chiaro riferimento all'inchiesta della Procura di Palermo su alcuni uomini della Dc, a cominciare dal segretario Totò Cuffaro. Un errore, averlo tenuto in maggioranza.

È il concetto che traspare dalle parole di Musumeci che non a caso ha detto: “La politica deve essere in grado di intervenire prima della magistratura. Quando la magistratura è intervenuta, il danno ormai è fatto”.

Musumeci ha usato anche toni coloriti e immagini molto forti, sia quando ha “ricevuto la palla” da Ruggero Razza (“anche il plurale è importante”) e quando ha ammonito i presenti a “non farci sodomizzare dal palazzo. E mi riferisco a tutti i palazzi legati al governo del territorio. O facciamo la differenza sul territorio, una differenza comportamentale, di linguaggio, o rischiamo di essere omologati agli altri. E non possiamo permetterci questo lusso.”

“Mi hanno chiesto – ha ribadito – cosa ne pensi della vicenda della Regione, ho risposto quello che tutti sappiamo: la Regione è stata fondata sul sistema clientelare e sul consociativismo parlamentare la cui testimonianza più alta è rappresentata non dall'uso, ma dall'abuso del voto segreto. L'abuso del voto segreto, non vuole toglierlo nessuno, perché serve, anche al centrodestra. Serve a mandare messaggi, a ricattare e a vendicarsi. Parlo con cognizione di causa”.

Nel corso del suo intervento, Musumeci ha rivendicato il lavoro, difficile, compiuto negli anni del Covid, poi ha “rassicurato” il presidente dell'Ars Gaetano Galvagno, indagato dalla Procura di Palermo per l'uso dei fondi dell'Ars e dell'autoblu: “Continua a lavorare – ha detto – con la stessa serenità e la stessa autorevolezza con cui hai lavorato finora. Non abbiamo scheletri nell'armadio, fiduciosi nel lavoro della magistratura, ma dobbiamo tenere l'attenzione molto alta”.

Ultima stoccata, seppur senza una citazione esplicita, in relazione alle vicende giudiziarie: “Dobbiamo restare vigili rispetto a chi sta accanto a noi, a un palmo da noi, e voi mi capite”.