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Lagalla rilancia: «Tante critiche? La mia giunta centra obiettivi»

Il sindaco di Palermo partecipa alla festa dei «compagni di strada» meloniani rivendica i risultati raggiunti e guarda al futuro

Antonio Giordano

17 Novembre 2025, 07:40

Lagalla rilancia: «Tante critiche? La mia giunta centra obiettivi»

Tutta una questione di allineamenti di pianeti, di transiti politici che permettono a Roberto Lagalla anche di fare una timida previsione sul suo stesso futuro da sindaco di Palermo. D'altronde è anche guardando i pianeti che si fa astrologia, e per Lagalla l'occasione arriva durante la festa al molo trapezoidale che Fratelli d'Italia dedica ai tre anni di governo appena compiuti da Giorgia Meloni.

«Grazie ai compagni di viaggio di Fratelli d'Italia - esordisce sul palco il sindaco - il governo di centrodestra è riuscito ad allineare i pianeti per quanto riguarda la Sicilia, allineando governo regionale e nazionale e quello della città». Da questa armonia, da questa fluidità è possibile riflettere sulle cose fatte ma anche fare ipotesi ottimistiche, a cui non si sottraggono né Lagalla né il presidente della Regione Schifani. L'atmosfera generale della convention infatti pervade ogni discorso degli oratori, che descrivono un'Italia diventata, sotto il governo Meloni, «più credibile, presente e protagonista» sullo scenario internazionale.

Inevitabile che anche Lagalla rivendichi il fatto di avere rilanciato Palermo: «Questa città è stata afflitta da una narrazione che ha fatto breccia nell'immaginario collettivo - dice - mentre il nostro governo, in città e nella Regione, è fatto di concretezza, ed è questa a tenerci insieme». Dunque Lagalla elenca le azioni della sua giunta: «Abbiamo lavorato su strade, illuminazione pubblica, recupero delle infrastrutture e dissesto idrogeologico su cui il governo ci dà una forte concretezza, grazie proprio a quell'allineamento che collega la politica e l'interesse pubblico». La sintonia con Fratelli d'Italia e i vari livelli di governo è sottolineata più volte da Lagalla: «Siamo stati troppo timidi - dice - a evidenziare le cose che abbiamo fatto insieme, in una coalizione che raggiunge sempre intese e obiettivi. Ringrazio il governo regionale, in particolare gli assessori di Fdi con cui intratteniamo rapporti quotidiani nell'interesse di città, territorio e persona».

C'è però sempre quel problema della narrazione di Palermo che a Lagalla non va giù. «Oggi - dice il sindaco - rispetto al racconto di questa città si chiede la bacchetta magica, che noi non abbiamo perché siamo persone». Lagalla non entra nello specifico di quale sia il racconto della città che gli imporrebbe di prendere la bacchetta magica, ma è possibile intuirlo dal suo attacco all'opposizione, l'unico momento in cui alza leggermente il tono di voce. «Non abbiamo paura - dice - delle critiche di chi ogni giorno sa solo strumentalizzare ogni cosa e fa dell’invettiva politica l’unico argomento con cui contrastare ciò che stiamo portando avanti».

L'attenzione all'opposizione però è momentanea, e Lagalla non entra nel dettaglio di chi strumentalizza e cerca di contrastare la sua giunta. Tempo di guardare avanti, perché «chi governa deve fare scelte nell'interesse della comunità». Ed è solo a questo punto che il sindaco fa un cenno sulla possibilità di essere ricandidato. Niente di diretto, perché non è in sintonia con il transito dei pianeti politici. «La nostra speranza - dice Lagalla - è di continuare insieme un percorso lungo, per poter confermare che questo centrodestra non è velleitario, fragile o opportunista ma vuole continuare a rappresentare il paese». Fraseggio tipicamente lagalliano per dire che lui c'è e ha tutta l’intenzione di continuare a esserci.