×

Politica

Scontro nel Terzo Polo a Siracusa: Garozzo accusa Calenda di doppio standard in Sicilia

L’ex sindaco critica le alleanze locali di Azione con i partiti del centrodestra, contestando la coerenza tra la linea regionale e quella adottata nei Comuni

18 Novembre 2025, 07:00

Scontro nel Terzo Polo a Siracusa: Garozzo accusa Calenda di doppio standard in Sicilia

Calenda, Italia e l'ex sindaco Garozzo

«Alla Regione Sicilia fai il “moralizzatore” sparando a zero contro Schifani e company, ma in provincia di Siracusa, va tutto benissimo? A me sembra un ossimoro»: è l’affermazione che Giancarlo Garozzo ha rivolto a Carlo Calenda.

La reazione dell’ex sindaco, già padre tutelare dell’attuale primo cittadino Francesco Italia, dal quale ha preso le distanze dopo averlo avuto come vice e lanciato come candidato nelle elezioni del 2018, è una tra le più autorevoli che stanno nascendo nel territorio: certifica che non è insensata la questione che La Sicilia ha posto al leader nazionale di Azione, Carlo Calenda, qualche giorno fa.

Ossia se ci fosse contraddizione tra la sua battaglia intrapresa in Sicilia contro il governo del presidente Renato Schifani e il fatto che il suo partito, a Siracusa, amministri i due maggiori enti locali, Comune e Libero consorzio, alleato con gli stessi partiti che compongono la maggioranza Schifani.

Il sindaco Italia al Comune è alleato con Mpa–Grande Sicilia di Raffaele Lombardo, e Michelangelo Giansiracusa è stato eletto al vertice della ex Provincia con il sostegno, tra gli altri, di Forza Italia, Lega e Dc di Cuffaro.

Calenda ha risposto a La Sicilia: «Non c’è nessuna contraddizione. Francesco Italia è uno dei fondatori di Azione e un ottimo sindaco. Che c’entra con la Regione? La mia proposta è: il commissariamento della Regione e lo scioglimento dell’Ars. Cosa c’entra con Siracusa o Noto o Palermo?». Come se un conto fosse la Regione, altro conto i Comuni.

Questo ha suscitato il sarcasmo di Garozzo, oggi componente dell’esecutivo regionale di Italia Viva Sicilia: «Quindi Calenda, ricapitolando: in Sicilia fai il “moralizzatore” sparando a zero contro Schifani e company, ma in provincia di Siracusa, va tutto benissimo, anche se tra Comune e Libero consorzio, guidati da esponenti della tua Azione, ci sono in maggioranza forze politiche come Dc, Mpa e Lega?».

L’ex sindaco ha aggiunto: «Calenda dovrebbe avere l’accortezza di essere onesto intellettualmente. Chiedere il commissariamento della Sicilia perché a guida di un centrodestra incapace, clientelare e, secondo qualche procura, corrotto, e contestualmente difendere le alleanze in provincia di Siracusa della sua Azione con il centrodestra, è un ossimoro insopportabile. Calenda se riesce, decida definitivamente dove vuole stare, si liberi dalla condizione di “prigioniero” della provincia di Siracusa, voli alto».