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Politica

Ispica, l'opposizione incalza il sindaco dopo la sospensiva del Tar sulla mozione di sfiducia

"Il primo cittadino ci dipinge come sprovveduti, la sua è una gargantuesca arroganza"

Redazione Ragusa

23 Dicembre 2025, 09:01

Palazzo Bruno di Belmonte

Il Municipio di Ispica

Non si attenua lo scontro istituzionale a Ispica. All’indomani dell’ordinanza cautelare del Tar di Catania che ha disposto il reintegro provvisorio del sindaco Innocenzo Leontini, i dieci consiglieri comunali che avevano approvato la mozione di sfiducia rompono il silenzio con l’intento dichiarato di ristabilire quella che definiscono la “realtà dei fatti” contro la “propaganda” del primo cittadino.

Arena, Genovese, Ignaccolo, Monaca, Pierenzo Muraglie, Giuseppe Muraglie, Oddo, Sessa, Stornello e Sudano precisano la portata del provvedimento: “Leontini oggi governa non perché il Tar gli abbia dato ragione nel merito, ma esclusivamente perché è stata disposta una sospensione provvisoria della sfiducia in attesa dell’udienza fissata per il 24 febbraio 2026”.

Secondo l’opposizione, l’atteggiamento del sindaco sarebbe contrassegnato da una “gargantuesca arroganza” e da un sistematico rovesciamento della realtà, volto a rappresentare i consiglieri come “sprovveduti”.

Il nodo del contendere è l’interpretazione dell’articolo 10 della Legge regionale n. 35/1997, che vieta la mozione di sfiducia negli ultimi 180 giorni di mandato. I firmatari richiamano due possibili letture: una ancorata alla scadenza dei cinque anni decorrenti dalle elezioni; l’altra che tiene conto del periodo di “prorogatio”, durante il quale il sindaco continua a esercitare pieni poteri sino al voto successivo.

La scelta di procedere con la sfiducia, sottolineano i dieci consiglieri, è sorretta da una recente deliberazione della Corte dei Conti (n. 17/2025) e da un parere dell’Ufficio legislativo della Regione Siciliana del 10 novembre 2025, che riconosce la complessità della materia e auspica un chiarimento normativo.

La chiosa è un affondo sul profilo istituzionale di Leontini: “Auspichiamo che il Sindaco cessi il suo vaniloquio e pensi finalmente ad amministrare la nostra amata Ispica, che merita meglio di questo atteggiamento di tronfia e irridente sicumera. Non siamo né ignoranti, né vendicativi, né politicamente sprovveduti: abbiamo esercitato il nostro ruolo istituzionale”.

I consiglieri ribadiscono piena fiducia nel giudice amministrativo e lanciano una sfida politica: “Non abbiamo paura del giudizio finale, né di quello dei cittadini. L’arroganza è solo rumore, la verità arriva sempre”.