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Addio a San Siro, come sarà il nuovo stadio di Inter e Milan

Il Consiglio comunale ha detto sì alla delibera che autorizza la vendita dello storico impianto e delle aree circostanti ai due club

Fabio Russello

30 Settembre 2025, 12:45

30 Settembre 2025, 13:05

Addio a San Siro, come sarà il n uovo stadio di Inter e Milan

Il nuovo stadio San Siro

Il Consiglio comunale di Milano ha approvato la delibera che autorizza la vendita per 197 milioni dello stadio di San Siro e delle aree circostanti a Inter e Milan, segnando l’inizio di una nuova era per la storica arena. Dopo quasi 12 ore di dibattito, la maggioranza del Pd, i Riformisti e la lista Sala hanno votato a favore, mentre Verdi, Lega, Fratelli d’Italia e Noi Moderati si sono espressi contro. Forza Italia ha abbandonato l’aula quasi in blocco, eccetto un consigliere che ha votato no. L’approvazione arriva a poche ore dalla scadenza dell’offerta dei club.

Il passaggio ora è il rogito, previsto entro il 10 novembre, data in cui scatterà il vincolo urbanistico sul secondo anello dello stadio. Nonostante alcune incognite, il progetto per il nuovo impianto si avvia: non prima del 2031 la nuova struttura da 71.500 posti, progettata da Lord Norman Foster e David Manica, richiamerà innovazione, sostenibilità e accessibilità. Il complesso, parte di un piano di rigenerazione urbana di 281 mila metri quadrati, comprenderà due grandi anelli con visibilità ottimale e offrirà anche esperienze accessibili a tutti i tifosi.

Oltre allo stadio, l’area ospiterà una cittadella dello sport e dell’intrattenimento con museo dedicato a Inter e Milan, negozi, uffici, hotel, ristoranti e spazi verdi. La vecchia struttura di San Siro sarà in gran parte demolita, salvo una porzione della curva Sud che diventerà un museo per celebrare la storia dello stadio e i campioni che vi hanno giocato.

L’intero progetto prevede il completamento dell’intero quartiere attorno entro il 2035, con 43.000 metri quadrati destinati a uffici, 20.000 a hotel e 15.000 a parcheggi. Milano si prepara così a dire addio a un’icona sportiva, inaugurando un impianto che punta a diventare un simbolo di innovazione e futuro per la città.