Cinquanta anni fa l'ultimo epico incontro tra Mohamed Alì e Joe Frezier: cosa è rimasto del "Thrilla in Manila"
Quindici riprese nella fornace tropicale, un ko tecnico che consacrò Alì, segnò la fine agonistica di Frazier e lasciò tracce durevoli sulla salute di entrambi

Il 1º ottobre 1975, Manila fu teatro di uno degli incontri più leggendari del pugilato mondiale: il «Thrilla in Manila», ultimo confronto tra Muhammad Ali e Joe Frazier. Non fu solo un match, ma un’autentica guerra sul ring, una prova estrema di resistenza, fatica e ferocia sportiva che si iscrisse nella storia come il più emozionante scontro tra pesi massimi.
Muhammad Ali, il carismatico idolo delle masse nere e simbolo di ribellione contro la guerra in Vietnam, affrontò Joe Frazier, il duro e potente «Smokin’ Joe», uomo di umili origini e olimpionico come Ali, ma differente nel carattere: silenzioso fuori dal ring, feroce dentro. Tra provocazioni e tensioni, Ali accusò Frazier di essersi «venduto ai bianchi», alimentando una rivalità che aveva già visto i due campioni sfidarsi due volte prima di Manila.
Quel giorno, in un’arena tropicale arroventata e carica di aspettative, i due pugili si confrontarono per quattordici round estenuanti, tra colpi durissimi e un crescendo di violenza che metteva in gioco molto più che un titolo. Al termine della battaglia Ali vinse per KO tecnico, con l’angolo di Frazier che gettò la spugna. Una vittoria che per il «The Greatest» fu anche una sconfitta personale: «È stata la cosa più vicina alla morte che abbia mai provato in vita mia», confessò.
Il match segnò anche l’inizio del declino agonistico di Frazier, che l’anno dopo provò invano a rivincere il titolo prima di ritirarsi definitivamente nel 1981. Thomas Hauser, biografo ufficiale di Ali, ha raccontato come anche a distanza di anni il campione rivivesse quei colpi devastanti con un sussulto, testimonianza della brutalità di quell’incontro.
La giornalista Jerry Izenberg sintetizzò così l’essenza del Thrilla in Manila: «Non era solo un incontro di pugilato, ma una lotta per il dominio personale. Quella notte, entrambi vinsero e persero insieme».