Palermo, Pippo Inzaghi non fa drammi: «Dalle due sconfitte dobbiamo imparare, non ci sono corazzate»
Il tecnico rosanero prepara il match di sabato con il Pescara al Barbera. Pronti cinque cambi
 
									Alla vigilia della sfida casalinga di sabato al “Renzo Barbera” contro il Pescara, l’allenatore del Palermo, Pippo Inzaghi, invita a guardare il quadro complessivo e a ripartire con fiducia dopo gli ultimi inciampi: “Penso che sia un momento, faccio i conti sulle dieci partite. Anche dalle sconfitte si può uscire rafforzati. Bisogna costruire tanto, tutti hanno capito che le corazzate non esistono, sono cose create dagli altri, non basta avere qualche giocatore di Serie A e un allenatore che ha vinto qualcosa in B. Secondo me siamo forti, la qualità c’è, per cui dobbiamo dimenticarci di queste due partite, dagli errori si deve imparare, si deve crescere e quando siamo al completo siamo forti e ce la giochiamo con tutti. Non abbiamo problemi fisici ma dobbiamo tornare a pressare forti sulla palla come le prime otto gare. Sono molto fiducioso”.
Inzaghi sottolinea il legame con la tifoseria e l’importanza della reazione immediata: “Sentire gli applausi del nostro stadio dopo lo 0-3 è davvero bello, dobbiamo essere all’altezza di questa gente. Sabato abbiamo anche da festeggiare il nostro compleanno. Turn-over? 4-5 giocatori freschi ci saranno. I cinque cambi devono cambiarci la gara”.
Capitolo attacco: “Brunori e Corona non hanno ancora segnato? Corona non ha mai avuto la possibilità di sbloccarsi. Gli attaccanti dobbiamo servirli meglio, ma loro devono muoversi meglio. Dobbiamo fare tutti un po’ meglio. Torneranno a fare i gol che hanno sempre fatto”.
Sulle scelte di formazione e sui singoli: “Pierozzi stava facendo bene giocando più avanti? Diakité mi sembra sia stato il migliore in campo, siamo pagati per fare delle scelte. Le critiche? Non le leggo”.
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