La Roma non fa la stupida: batte l'Udinese e vola in testa alla classifica
Pellegrini su rigore e Celik lanciano Gasperini: sesto clean sheet e miglior difesa d'Europa
Festa Roma
Vittoria, porta inviolata e primato ritrovato: la Roma chiude nel modo migliore l’ultimo tour de force e arriva alla sosta per le Nazionali guardando tutti dall’alto.
All’Olimpico i giallorossi superano l’Udinese 2-0 grazie al rigore trasformato da Pellegrini e al sigillo di Çelik nella ripresa, cancellando il ko di Milano e riappropriandosi della vetta della Serie A.
I friulani, rinfrancati dal successo sull’Atalanta che aveva acceso il profumo d’Europa, si arrendono però ai capitolini: le concorrenti davanti si allontanano, ma la classifica resta comunque rassicurante.
Prima del via, Rizzitelli, Nela e Giannini sfilano sotto la Curva Sud tra gli applausi.
Poi l’attenzione si sposta sul campo: Gasperini, premiato come “tecnico del mese di ottobre”, privo di Dybala e Ferguson, si affida a Dovbyk per reggere il peso dell’attacco con il sostegno di Soulé e Pellegrini. Dall’altra parte Runjaic sceglie Buksa e Zaniolo, ex accolto dai fischi per un’esultanza che i tifosi romanisti non hanno dimenticato. Al numero 10 bianconero si dedica da subito Hermoso, con i due spesso a contatto e l’Olimpico pronto a rimarcare a ogni tocco il poco affetto verso Zaniolo.
La manovra la impone la Roma, che sfiora il vantaggio con Çelik di testa di poco a lato, quindi con Cristante: destro al volo dal limite su un pallone respinto dalla difesa, ma il palo gli nega la gioia del gol.
I bianconeri provano a colpire negli spazi lasciati dai padroni di casa: Atta, libero in area, calcia fuori di un soffio; Kamara tenta il sinistro dalla distanza, Svilar non è perfetto in respinta ma efficace.
È però lo stesso esterno dell’Udinese a commettere l’ingenuità decisiva: sul cross dalla destra di Mancini prova il rinvio mancino e tocca con il braccio. Dopo la revisione al VAR, Collu assegna il rigore che Pellegrini realizza spiazzando Okoye. Un attimo prima, Dovbyk è costretto al forfait per un problema muscolare e lascia spazio a Baldanzi.
La seconda frazione si apre senza cambi e con Buksa che testa subito i riflessi di Svilar. I friulani alzano il baricentro, Runjaic inserisce Palma per Kabasele, ma sono ancora i capitolini a colpire: combinazione Mancini-Çelik e destro del turco che supera Okoye per il 2-0, archiviando di fatto la contesa con oltre mezz’ora d’anticipo.
La riaprirebbe Zaniolo, il più atteso della vigilia, sfruttando un clamoroso errore di Ndicka che lo manda a tu per tu con Svilar; ma non è la sua serata, perché il sinistro a colpo sicuro sbatte addosso al portiere romanista.
Nel finale, Svilar vola a respingere il colpo di testa di Solet, blindando la porta (sesto clean sheet in campionato), e il palo colpito da Atta suggella definitivamente il verdetto. La Roma ritrova il primo posto e potrà goderselo durante la pausa; l’Udinese incassa lo stop, vede l’Europa allontanarsi, ma resta in una zona di classifica confortevole.