Calcio, Serie C
Catania, la carica di Pelligra «C’è il piano su Torre del grifo»
Le parole in esclusiva del presidente rossazzurro sul futuro della squadra e del centro sportivo
Ross Pelligra, presidente del Catania (Foto Filippo Galtieri)
Quando poco dopo le tre del pomeriggio Ross Pelligra varca il cancello della tribuna A del Massimino in campo – poche ore dopo essere atterrato all'aeroporto di Fontanarossa come avevamo preannunciato sul giornale e sul nostro sito lasicilia.it - c'è la Nazionale azzurra Under 19 in campo che lotta per la qualificazione per la fase Elite dell'Europeo. «Un pomeriggio importante per la nostra città e per il Catania che ha condiviso questo momento di livello internazionale» accenna il presidente. Il patron siculo australiano rimarrà in sede per qualche giorno come aveva ampiamente previsto: «C’è da lavorare, ma ogni volta che torno qui provo un senso di orgoglio per il lavoro che sta portando avanti la dirigenza» accenna regalando gratitudine e meriti ai suoi uomini di stanza a Catania.
Pelligra, già in mattinata, aveva trasmesso il suo entusiasmo ai giocatori incontrando tecnico e squadra prima dell'allenamento tenutosi al Cibalino perché si facesse spazio alla gara ufficiale della Nazionale Under 19. L'abbraccio con l’allenatore Toscano, i colloqui fitti con il vice presidente Grella, con il direttore Zarbano, con il diesse Pastore. Tutto lo stato generale rossazzurro attorno al patron per dare un segno ulteriore di compattezza in vista della gara di domenica contro il Latina (il via alle 14,30, prevendita già avviata).
Ovviamente Pelligra sarà in tribuna d’onore per osservare la squadra che in casa con il supporto del pubblico non ha mai perso e non ha preso gol contro qualunque avversario. Ma in queste ore i colloqui per la programmazione futura sono andati avanti. Primo argomento, il ritorno in campo dopo la sconfitta di Casarano: «Siamo fiduciosi, sono convinto che ci rifaremo. Dobbiamo usare tutte le energie per concentrarci sulla gara e su nessun altro argomento. Non sprechiamo fatica se non per preparare e giocare la gara» il pensiero di Pelligra che in mattinata aveva riportato ai calciatori e allo stesso tecnico.
A Catania i tifosi si aspettano anche news su Torre del Grifo Village, la struttura che Pelligra si è aggiudicata dopo l'ultima gara con la Aurora Srl il 23 ottobre con la certificazione arrivata il 30 quando nessuno si è presentato all'appello. In società è stato messo a punto, anche con la consulenza dei legali, un piano per adempiere alle esigenze burocratiche e, a ruota, sistemare innanzitutto i due campi in erba, ma questo era noto da un pezzo, gli spogliatoi e tutte le zone che interessano l'attività della prima squadra. I tempi di restauro e l'ingresso nell'impianto non sono stati ancora certificati anche se il Catania spera di lavorare ai piedi dell’Etna prima della fine della stagione regolare, sperando che non ci siano ulteriori code legate alle partite. Certo è che lo stesso Pelligra in prima persona, entro l'inizio dell'anno venturo, verserà il saldo per completare l'operazione di natura economica dopo l'esborso dei 600mila euro della cauzione immessi al momento della prima offerta dopo le sette aste andate deserte.
Qualcosa di muove, molto si muoverà tra la fine dell'anno e l'inizio del 2026. «Dico sempre che agiremo rispettando sempre i regolamenti e le leggi» ribadisce Pelligra. Una pausa, un sorriso e la battuta che significa tanto: «L'importante è che il Centro Sportivo adesso è del Catania, ci tenevo tanto per la città, per la società e per il nostro futuro. Questo mi rende felice, orgoglioso».
Il vice presidente Vincenzo Grella, che ha lavorato tanto - fin dal momento dell’insediamento - perché questa mossa potesse andare in porto, sorride e annuisce. Torre del Grifo è stato sempre uno dei suoi punti fermi quando s'è trattato di programmare un futuro legato a una struttura. E, comunque, anche in passato lo stesso Pelligra ha ribadito di voler anche realizzare una struttura moderna vicino la città a prescindere dall’acquisizione del centro sportivo di contrada Ombra.
Pensiero espresso ogni volta che ha risposto alle interviste del nostro giornale. Il gesto di riaprire le porte del Centro sportivo, che dai primi giorni legati alla gestione tecnica del Cholo Simeone, fino al 9 aprile del 2022, doloroso momento della chiusura
Quando poco dopo le tre del pomeriggio Ross Pelligra varca il cancello della tribuna A del Massimino in campo – poche ore dopo essere atterrato all'aeroporto di Fontanarossa come avevamo preannunciato sul giornale e sul nostro sito lasicilia.it - c'è la Nazionale azzurra Under 19 in campo che lotta per la qualificazione per la fase Elite dell'Europeo. «Un pomeriggio importante per la nostra città e per il Catania che ha condiviso questo momento di livello internazionale» accenna il presidente. Il patron siculo australiano rimarrà in sede per qualche giorno come aveva ampiamente previsto: «C’è da lavorare, ma ogni volta che torno qui provo un senso di orgoglio per il lavoro che sta portando avanti la dirigenza» accenna regalando gratitudine e meriti ai suoi uomini di stanza a Catania.
Pelligra, già in mattinata, aveva trasmesso il suo entusiasmo ai giocatori incontrando tecnico e squadra prima dell'allenamento tenutosi al Cibalino perché si facesse spazio alla gara ufficiale della Nazionale Under 19. L'abbraccio con l’allenatore Toscano, i colloqui fitti con il vice presidente Grella, con il direttore Zarbano, con il diesse Pastore. Tutto lo stato generale rossazzurro attorno al patron per dare un segno ulteriore di compattezza in vista della gara di domenica contro il Latina (il via alle 14,30, prevendita già avviata).
Ovviamente Pelligra sarà in tribuna d’onore per osservare la squadra che in casa con il supporto del pubblico non ha mai perso e non ha preso gol contro qualunque avversario. Ma in queste ore i colloqui per la programmazione futura sono andati avanti. Primo argomento, il ritorno in campo dopo la sconfitta di Casarano: «Siamo fiduciosi, sono convinto che ci rifaremo. Dobbiamo usare tutte le energie per concentrarci sulla gara e su nessun altro argomento. Non sprechiamo fatica se non per preparare e giocare la gara» il pensiero di Pelligra che in mattinata aveva riportato ai calciatori e allo stesso tecnico.
A Catania i tifosi si aspettano anche news su Torre del Grifo Village, la struttura che Pelligra si è aggiudicata dopo l'ultima gara con l'Aurora Srl il 23 ottobre con la certificazione arrivata il 30 quando nessuno si è presentato all'appello. In società è stato messo a punto, anche con la consulenza dei legali, un piano per adempiere alle esigenze burocratiche e, a ruota, sistemare innanzitutto i due campi in erba, ma questo era noto da un pezzo, gli spogliatoi e tutte le zone che interessano l'attività della prima squadra. I tempi di restauro e l'ingresso nell'impianto non sono stati ancora certificati anche se il Catania spera di lavorare ai piedi dell’Etna prima della fine della stagione regolare, sperando che non ci siano ulteriori code legate alle partite. Certo è che lo stesso Pelligra in prima persona, entro l'inizio dell'anno venturo, verserà il saldo per completare l'operazione di natura economica dopo l'esborso dei 600mila euro della cauzione immessi al momento della prima offerta dopo le sette aste andate deserte.
Qualcosa di muove, molto si muoverà tra la fine dell'anno e l'inizio del 2026. «Dico sempre che agiremo rispettando sempre i regolamenti e le leggi» ribadisce Pelligra. Una pausa, un sorriso e la battuta che significa tanto: «L'importante è che il Centro Sportivo adesso è del Catania, ci tenevo tanto per la città, per la società e per il nostro futuro. Questo mi rende felice, orgoglioso».
Il vice presidente Vincenzo Grella, che ha lavorato tanto - fin dal momento dell’insediamento - perché questa mossa potesse andare in porto, sorride e annuisce. Torre del Grifo è stato sempre uno dei suoi punti fermi quando s'è trattato di programmare un futuro legato a una struttura. E, comunque, anche in passato lo stesso Pelligra ha ribadito di voler anche realizzare una struttura moderna vicino la città a prescindere dall’acquisizione del centro sportivo di contrada Ombra.
Pensiero espresso ogni volta che ha risposto alle interviste del nostro giornale. Il gesto di riaprire le porte del Centro sportivo, che dai primi giorni legati alla gestione tecnica del Cholo Simeone, fino al 9 aprile del 2022, doloroso momento della chiusura per il fallimento del club matricola 11.700, è stato accolto con grande entusiasmo dall'opinione pubblica e non solo dai tifosi fedeli al Catania.
Dopo le priorità legate alla prima squadra, potrebbero "rivivere" la foresteria, l'albergo, la mensa, la palestra, le piscine, i campi in erba sintetica e ogni zona inclusa nei 150mila metri quadrati dell'impianto che ha ancora del terreno inutilizzato in cui progettare altre attività. Visto che Pelligra è un costruttore che in Australia, ma in tutto il mondo, ha realizzato o risanato interi quartieri, compresi gli impianti sportivi, ci saranno aggiustamenti o idee che devono allinearsi con le strategie future del club, devono andare al passo con i tempi. Ma l'idea di rientrare "a casa" riportando ai piedi dell'Etna simboli e colori rossazzurri è già un'iniezione di fiducia dopo mille dubbi, a volte anche legittimi, espressi negli ultimi anni.
Ieri durante l'intervallo della gara internazionale, Pelligra è anche sceso in campo per donare un ricordo a Giuseppe Martucci, responsabile del Club Italia alla presenza di Enzo Falzone presidente regionale del Coni Sicilia.
Sul campo, e mettendo da parte ogni cattivo pensiero su rigori non concessi ma anche sulla prestazione di Casarano che non è stata proprio brillante, la squadra ha ripreso ad allenarsi con la ferma volontà di voltare pagina, di tornare al Massimino senza le scorie del ko beccato in Puglia.